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GLI ALLENATORI – Stesso discorso anche per gli allenatori: limiti legali da una parte e stipendi in nero dall'altra. Il punto 14 del comunicato ufficiale numero 1 della Lnd (Lega Nazionale Dilettanti) del primo luglio 2009 fissa i seguenti tetti per gli stipendi degli allenatori nei vari campionati dilettanti per la stagione 2009-10: 14.000 euro all'anno in serie D, 11.500 in Eccellenza, 9.500 in Promozione, 7.500 in Prima Categoria, 3.000 in Seconda. In realtà, i più bravi guadagnano molto di più. «Ben oltre il 50% degli allenatori nelle categorie dilettanti guadagnano oltre i limiti. Diciamo il doppio se non il triplo del consentito» confessa P. F., allenatore di una squadra di Prima Categoria marchigiana. «Ma adesso è così solo perché, come nell'economia, così nel calcio, da due anni c'è la crisi. Altrimenti ti avrei detto che il 100% degli allenatori guadagna più dei limiti stabiliti dalla Federazione». Viva la sincerità!

Anche lui, come A. C., ha sempre vissuto di calcio. Soprattutto quando faceva il giocatore. Da quando fa l'allenatore infatti, ogni tanto è stato costretto a qualche lavoretto per arrotondare lo stipendio, proprio come A. C. negli ultimi anni della sua carriera da calciatore.

Considerando che i contratti nei dilettanti sono su 10 mesi (la durata effettiva della stagione agonistica, compresa preparazione atletica pre-stagione), secondo le norme, un allenatore di serie D dovrebbe guadagnare poco più di 1.000 euro al mese. In realtà ne guadagna 3.000. E così anche per le altre serie. Basta raddoppiare o triplicare, dipende dai casi, lo stipendio previsto dalla Federazione. Insomma, rispetto ai calciatori, gli stipendi reali degli allenatori superano di gran lunga, e molto più spesso, i limiti fissati dalla Federazione. «Anche se – aggiunge P. F. gli allenatori ci hanno perso molto da quando, anche nel calcio dilettantistico, si è diffusa la figura del procuratore sportivo».

IFG Urbino - A.A. 2008-2010