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LA FEDERAZIONE – Figure non
istituzionalizzate che operano, per non dire comandano, nel calcio
dilettantistico, società “di servizi” al limite della legalità,
soldi in nero. E la Federazione sa di tutto questo? «Certo
– afferma sicuro P. F., allenatore di una squadra di Prima Categoria marchigiana – Un esempio? Nel 2007 allenavo
la ... (e fa il nome di una squadra marchigiana importante con un passato, anche recente, in serie professionistiche). Da loro dovrei avere ancora 13.000 e uro. Ho provato
di tutto per farmeli dare, ma niente. Allora ho chiamato in Federazione». Ma come, in Federazione? Ma se erano soldi in nero
rischiate ammende, squalifiche e penalizzazioni, tu e la società. « Si, ma sanno tutto ». E che ti hanno detto? «Mi hanno risposto: lo sai P. come vanno queste
cose. Purtroppo non puoi procedere per vie legali».
E tu? «La verità è che la Federazione
non può e non vuole mettersi contro le società,
soprattutto le nobili decadute, come la ... (e fa il nome della squadra che allenava nel 2007), che portano
soldi grazie a iscrizione e incassi al botteghino».
TUTTI SANNO MA NESSUNO PARLA - Perché nessuno parla? Perché nessuno alza la voce se, come dice M. O., allenatore di una squadra di vertice di Eccellenza marchigiana, «tutti sanno tutto»? A rispondere ci pensa lui stesso: «È un po' come Calciopoli: all'epoca chi è che non avrebbe seguito Moggi?». Poi, rivolgendosi al “grande accusatore” del calcio italiano, Zdenek Zeman, continua: «È facile parlare con i miliardi in banca. Oggi nessuno parla perché conviene non parlare, se non a tutti, a molti, ai più che ci sono dentro. Fai la guerra? E con chi? A che prezzo? Se non hai vantaggi non parli. È per questo che mi sono incattivito, che sono diventato diffidente verso questo mondo (non è chiaro se parlasse in generale o se si riferisse a quello del calcio)». E siccome stando con “loro” di vantaggi ne hai (M. accenna a risonanze magnetiche in tempi brevissimi ma anche a figli “sistemati” in banca, dicendo poi che parlava in generale e non della società di procuratori a cui si fa riferimento nella sezione "I procuratori") non parli. «Questa è l'Italia – conclude tristemente M.– Siamo morti».
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