Esponi quel che ti pare, Vivi il Balon
Pubblicato il 12/04/2012
Accanto alle bancarelle storiche del Balon, negli ultimi anni è nato un nuovo mercato. Se si vuol liberare la soffitta o disfarsi della collezione dei vecchi fumetti, non c’è bisogno di far altro che presentarsi il sabato mattina di buon ora alla segreteria dell’Associazione Vivi Balon, pagare 9 euro e posizionarsi dove c’è posto. E tirar fuori l’animo da commerciante.
Ecco come lo raccontava Edmondo De Amicis:
È una confusione di cose e d’avanzi di cose da far impazzire il disgraziato che ne dovesse far l’inventario
da” Speranze e glorie. Le tre capitali (1911)
E quasi un secolo dopo, Fiorenzo Oliva:
Le strade sono piene di coperte dai colori sbiaditi, riposte a terra quasi con affetto, per ospitare ogni sorta di cianfrusaglie: scarpe spaiate, un orologio senza lancette, la copertina di un libro senza pagine, gambe di tavolo marcite dalla pioggia, una padella senza manico. Gli oggetti sono ordinati con cura, la disposizione è pensata, ragionata nei particolari. La varietà e la stranezza degli oggetti è meravigliosada
Il mondo in una piazza. Diario di un anno tra 55 etnie (Stampa Alternativa, 2009)
Ed ecco come si presentava nel 2012, in un’assolata domenica di fine marzo
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