“Allora ho raccontato la storia della mia famiglia”
Pubblicato il 21/04/2012
“Ero in strada ad Ancona con Diletta e Luis. Abbiamo visto dei punk, allora Luis ha detto di andare da loro. Io mi sono avvicinata con un sorriso….Cosa avranno pensato? Una bambina per la strada? All’ inizio sono stata in silenzio, poi mentre ascoltavo il grido del loro cuore, i loro occhi ci guardavano e dicevano <<Tirateci fuori da qui>>. Allora ho raccontato la storia della mia famiglia, come Dio l’ha cambiata in meglio. Ho capito che le persone che si credono superiori agli altri sono quelle a essere meno coraggiose e ad avere più bisogno d’amore. Ora non ho più paura dei punk, perché mettono solo delle maschere, ma in fondo sono buoni. Alla fine non sono venuti in chiesa ma abbiamo lasciato in loro un seme e spero che crescerà!”
“Eravamo in mezzo alla strada, c’era buio nei cuori delle persone disperate e sole. Io ero con Valentina e Francesco. Insieme abbiamo fermato un ragazzo di nome Giovanni. Beveva, allora abbiamo capito che era quello giusto. Mi sono messa vicino a lui, e come tutti i ragazzi che avevo fermato prima, mi ha chiesto cosa faceva una bambina così piccola di notte per le strade. Io gli ho detto che avevo incontrato una persona che mi ha dato il vero amore, una persona molto importante che si chiama Gesù. Lui mi ha detto che Gesù non esisteva. Allora ho capito che dovevo raccontare la storia dei miei genitori e come io ho incontrato Dio. Gliel’ ho detta e lui si è messo a piangere. Poi ha buttato la bottiglia che stava bevendo nel secchio. Mi ha abbracciato e ringraziato ed è andato via perché doveva prendere il treno. Anche Valentina mi ha abbracciato e io ho sentito amore e gioa nel cuore. Francesco mi ha detto che ero stata brava, io gli ho risposto <<Grazie, però non devi ringraziare me, ma il Signore!>>”