‘Talitakum’: centro di evangelizzazione


Pubblicato il 22/04/2012                          
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Il vescovo di Jesi Gerardo Rocconi ha chiesto a Giovanna e Denis di andare a vivere a Jesi per aprire un centro di evangelizzazione di Nuovi Orizzonti, con sede nella sua diocesi . “Il 29 settembre scorso ci siamo trasferiti qui– spiega Denis – dopo aver ristrutturato il centro in tempi brevissimi. Quest’estate tutti i ragazzi hanno lavorato, c’era chi sverniciava porte, chi imbiancava, chi faceva l’impianto elettrico”. Questa struttura è diventata così un punto di formazione, condivisione e un punto di riferimento per coordinare le attività e i cenacoli di preghiera delle Marche.

‘Talitakum’ è il nome del centro- dice Diletta, una ragazza di Ancona che fa parte di Nuovi Orizzonti - ed è la parola che Gesù rivolge a una bambina che era morta restituendole una nuova vita e la speranza dove non c’era più nulla da sperare. Quando incontri Gesù tutto può rinascere, tutto può ripartire. Abbiamo scelto questo nome perché come Lui ci ha donato una vita nuova dopo le nostre esperienze di morte, così vogliamo fare altrettanto con le persone che incontriamo, portando l’Amore e la Gioia dove ci sono dolore e vuoto”.

Al centro si segue il programma di formazione di Nuovi Orizzonti, che si chiama: ‘L’Arte di amare’.  Il bisogno fondamentale dell’uomo non è il piacere, o il successo,  ma il bisogno di amare e di essere amati.  Però l’ ostacolo più grande sono le ferite del cuore non curate, che hanno generato la paura di amare e  di essere amati. ”Quindi facciamo dei gruppi  di conoscenza di sé e di guarigione del cuore per individuare quegli atteggiamenti  non sani  – spiega Giovanna –  causati dalle ferite.  L’altro diventa un prezioso strumento di scoperta di sé.  Con l’aiuto del gruppo, presentiamo le nostre ferite a Gesù, l’unico capace di guarirle col Suo Amore”.

 

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