Aquile: una coppia per la vita

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Se le aquile hanno un papà

Maurizio con un'aquila in cattività

Sono nati il 22 aprile. Bianchi e spennacchiati, ma sani. Sono i pulcini d'aquila della coppia che vive sulle pareti della gola del Furlo, poco lontano da Urbino. L'anno scorso la stessa coppia aveva deposto e covato due uova ma poi, nessuna delle due si era schiusa. "Forse sono cadute" aveva detto Maurizio Saltarelli sconsolato. Oggi Maurizio è contento, quei pulcini sono un po' anche suoi, suoi e delle guardie provinciali che controllano il parco del Furlo perché nessuno vada a disturbare non solo i rapaci ma anche gli altri rapaci che vivono nel Parco o che lì passano durante la migrazione.

La coppia del Furlo in volo

Maurizio Saltarelli non è un naturalista, né un ornitologo, né un gurdiaparco. Di mestiere fa il pizzaiolo nel suo locale a Fermignano, pochi chilometri da Urbino. Ma la sua passione, cominciata dodici anni fa, l'ha spinto a leggere, a documentarsi e soprattutto a osservare e prendere appunti, sul campo, da buon ricercatore. Si inerpicava e si inerpica ogni lunedì, il suo giorno libero, su un ripido sentiero sulla parete di fronte a quella dove si trova il nido e trascorreva lì gran parte della giornata.

Il monte Paganuccio è uno dei luoghi di caccia

Poi, col tempo si è attrezzato comprando un cannocchiale, una video camera e una macchina fotografica. Così anno dopo anno ha scoperto qual è il cedro dove le aquile preferiscono posarsi, cosa mangiano: donnole, cuccioli di cinghiale e se proprio non c'è altro in giro, anche serpenti, in quale dei tre nidi del Furlo preferiscono abitare. In dodici anni di paziente osservazione Maurizio ha assisto alla nascita di quattordici pulcini, compresi gli ultimi arrivati. Non sempre però la riproduzione è andata a buon fine. Le aquile sono animali molto sensibili, "basta la presenza minacciosa di un rocciatore o di un fotografo intraprendente che incuriosito si avvicina troppo al nido - spiega Maurizio - per mettere a rischio l'intero ciclo riproduttivo". Se la coppia infatti si sente minacciata può scegliere di non deporre le uova. Anche per assicurare la tranquillità di questi rapaci il passo del Furlo, suggestiva gola tagliata in due dal fiume Candigliano, è diventato un parco regionale dove vigilano le guardi provinciali e forestali di cui Maurizio ormai è diventato quasi un membro onorario.

(maggio 2002)