Tratta
dal disco omonimo del 1996, questa canzone di Vinicio Capossela
descrive la festa di San Rocco a Torre Paduli, località vicino
Lecce, dove, durante la notte tra 15 e 16 agosto, gente da ogni
parte del Salento accorre per ballare il ritmo della pizzica. La
"chiesa fiammeggiante" è la chiesa di San Rocco,
interamente ornata di candele. Il "cerchio che stringe e che
apre" è la ronda, all'interno della quale si ballano
le danze tipiche della pizzica (come la pizzica-scherma, qui denominata:
"danza delle spade"). Il "male che mi porto da trent'anni
addosso" è il morso della tarantola, il cui effetto
colpiva gli attarantati ogni anno in prossimità del 29 giugno,
festa di San Paolo.
Ascolta
IL
BALLO DI SAN VITO
(Vinicio
Capossela)
Salsicce
fegatini viscere alla brace
e fiaccole danzanti lamelle dondolanti
sul dorso della chiesa fiammeggiante
vino bancarelle terra arsa e rossa
terra di sud terra di sud terra di confine
terra di dove finisce la terra
e il continente se ne infischia e non il vento
e il continente se ne infischia e non il vento
Mustafà viene di Africa
qui soffia il vento d'Africa
e ci dice tenetemi fermo
e ci dice tenetemi fermo
ho il ballo di San Vito e non mi passa
ho il ballo di San Vito e non mi passa
la
desolazione che era nella sera
s'è soffiata via col vento
s'è soffiata via col rhum
s'è soffiata da dove era ammorsata
vecchi
e giovani pizzicati
vecchi e giovani pizzicati
dalla taranta dalla taranta dalla tarantolata
cerchio che chiude cerchio che apre
cerchio che stringe cerchio che stringe
cerchio che abbraccia e poi ti scaccia
ho
il ballo di San Vito e non mi passa
ho il ballo di San Vito e non mi passa
dentro
il cerchio del vodoo mi scaravento
e lì vedo che la vita è quel momento
scaccia scaccia satanasso
scaccia il diavolo che ti passa
scaccia il male che c'ho dentro e non sto fermo
scaccia il male che c'ho dentro e non sto fermo
a noi due balliam la danza delle spade
fino allo squarcio rosso d'alba
nessuno che mi aspetta nessuno che mi aspetta
nessuno che mi aspetta o mi sospetta
il
cerusico ci ha gli occhi ribaltati
il curato non se ne cura
il ragioniere non ragiona
santo Paolo non perdona
ho il ballo di San Vito e non mi passa
ho il ballo di San Vito e non mi passa
questo
male che mi porto da trent'anni addosso
fermo non so stare in nessun posto
rotola rotola rotola il masso
rotola addosso rotola in basso
e il muschio non si cresce sopra il sasso
e il muschio non si cresce sopra il sasso
scaccia scaccia satanasso scaccia il diavolo che ti passa
le nocche si consumano ecco iniziano i tremori
della taranta della taranta della tarantolata
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