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A cura di
Stefania Zani

 
 

L'importanza dei materiali

Gli elementi strutturali dell'edificio giocano un ruolo determinante: scegliendo un sistema costruttivo semplice in muratura portante in blocchi di laterizio alveolato è possibile evitare, almeno per le parti relative alle abitazioni, la struttura a telaio in cemento armato, limitando sia l'uso di prodotti cementizi - che comportano un elevato consumo energetico - sia l'incidenza delle strutture metalliche d'armatura a gabbia, causa dell'alterazione dei campi magnetici naturali. Le fondazioni sono comunque state armate: l'ipotesi di realizzarele senza armature si è rivelata troppo costosa e rischiosa. La rigidità dell'insieme è completata dal solaio in legno. I solai di cantine e negozi sono invece in laterocemento. Il tetto a capriate di legno ha un doppio tavolato con intercapedine per la ventilazione, manto in coppi di laterizio e canalizzazioni sporgenti in rame.

 

"Si tratta di un sistema costruttivo semplice - spiega l'architetto Ugo Sasso - che consente il possibile recupero degli elementi o la loro agevole sostituzione quando fra duecento anni si dovrà probabilmente intervenire".

L'idea dell'architetto è quella di non costruire per l'eternità, ma per un discreto periodo di tempo, nella consapevolezza che "prima o poi i materiali andranno distrutti o riciclati ma senza inquinamento".

 

L'impianto elettrico, dotato di salvavita e disgiuntore automatico di corrente per la linea luce, è realizzato mediante montante baricentrica - collocata lontano da camere da letto e soggiorno - dalla quale si dipartono a raggio, senza descrivere anelli o circuiti chiusi, le varie diramazioni.Intere pareti sono sgombre da cavi, prese e punti luce:questi giunge- ranno infatti ai lati della zona letto, senza attraversare la zona in cui appoggia la testiera. Per evitare la diffusione di campi elettrici è stata prevista la schermatura dei cavi nelle zone più importanti. Gli impianti elettrici schermati prevengono il rischio di inquinamento elettromagnetico interno. L'impianto idrico ha distribuzione stellare, condutture in propilene e scarichi in ghisa.

 

Le innovazioni tecniche bioecologiche più rilevanti riguardano l'uso di materiali da costruzione a basso consumo energetico, ricavati preferibilmente da risorse locali, la limitazione dell'uso di materiali derivanti da risorse non rinnovabili, nell'esclusione di materiali nel cui ciclo di vita sono utilizzate sostanze che distruggono l'ozono. Uno degli obiettivi è la limitazione delle conseguenze del nuovo intervento edilizio sull'ambiente locale e l'ottimizzazione delle risorse.
Si è quindi pensato all'eco-gestione dei diversi flussi di risorse, energetici (utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile, adozione di misure di conservazione dell'energia), idrici (recupero dell'acqua piovana mediante filtraggio e sua riutilizzazione per gli scarichi dei w.c.) e relativi alle materie prime (utilizzazione di materiali da costruzione facilmente riciclabili).

 

Si sono esclusi prodotti sintetici e quelli che contengono metalli pesanti o formaldeide, che emettono sostenze volatili nocive. Una ditta svizzera ha fornito i pavimenti di legno. Si è optato per l'uso di materiali privi di emissioni una volta installati, e nella scelta di prodotti di origine inevitabilmente sintetica è stata privilegiata l'alternativa meno nociva, ad esempio polipropilene o polietilene e non polivinilcloruro.

 

Siccome l'impianto di riscaldamento è già collegato con il teleriscaldamento, non si sono progettati pannelli solari; sono staticomunque previsti dei camini (uno per appartamento) per eventuali stufe. La qualità dell'aria è garantita dalla ventilazione naturale e quella della luce dallo sfruttamento massimo dell'illuminazione naturale. L'equilibrio igrotermico è favorito dalla scelta di materiali dall'alto grado di permeabilità al vapore.

 

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