Quattrocento veicoli storici omologati
 
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Che gli esemplari più preziosi di oltre cinquant'anni di modelli Vespa costruiti stiano al museo Piaggio di Pontedera, è quasi scontato. La Vespa Siluro che nel 1951 conquistò il record del mondo di velocità lanciato è pezzo unico che chiunque deve avere la possibilità di ammirare, se lo vuole. Non è detto però che la Vespa del 1970, ad esempio, che sta nel garage del vicino di casa non abbia un discreto valore. Tutto dipende dal fatto che sia stata o meno restaurata e, nel caso lo sia stata, in che modo.

A certificare la condizione di mantenimento dei veicoli ci pensa, dal 1980, il Registro Storico Vespa che opera attraverso una Commissione Tecnica Nazionale composta da un Conservatore, un Segretario e sei esperti. Lo scopo che il Registro si è dato è quello di tutelare il patrimonio di informazioni tecniche, storia e costume legato al veicolo che esordì nel 1946.

Il primo requisito per ottenere il certificato di omologazione è che la Vespa sia un modello costruito prima del 1971. A seconda di come è stato fatto il restauro potrà essere assegnato un certificato di prima, seconda o terza categoria. Al momento sono circa 400 i veicoli omologati, ma ogni anno sono 60-70 le richieste che vengono inoltrate al Registro. "Giudichiamo – dice Luigi Frisinghelli, conservatore del registro storico – attraverso una scheda che attesta tutte le caratteristiche tecniche del motoveicolo, alla quale sono allegate sei fotografie scattate dopo il restauro. Naturalmente se potrebbe essere meritevole della prima categoria, allora vogliamo vederlo". Solo se la Vespa è conservata in modo perfetto e ha tutte le caratteristiche originarie può ottenere la targa in oro 1° categoria. "Quando si mette mano a una Vespa – continua Frisinghelli – va completamente smontata, va rifatta la carrozzeria. E’ importante salvare il più possibile dei pezzi originali, quello che manca va cercato nei mercatini, dai rivenditori, oppure direttamente in Piaggio. Alcuni accessori sono infatti stati rifatti dalla casa di produzione".

Per evitare passi falsi, il Registro Storico con la collaborazione del Vespa Club d’Italia e di Giorgio Notari, restauratore dei veicoli esposti nel Museo Piaggio, ha poi raccolto, nella collana "Vespa Tecnica", tutta la documentazione (particolari tecnici e costruttivi, disegni tratti dai libretti di uso e manutenzione originali, schema dei comandi, schema elettrico, sigle delle vernici originali) necessaria ad un restauro impeccabile.

Pagine a cura
di Barbara Righini
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