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Pontedera vedere per credere |
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| Seicentomila metri quadrati di
stabilimento, la Piaggio domina Pontedera, in provincia
di Pisa, dagli anni della prima guerra mondiale e il
viale che costeggia i capannoni della fabbrica non poteva
che portare il nome di colui che ha fatto grande il
marchio: Rinaldo Piaggio. Alla
portineria "Due Ruote" centinaia e centinaia di
scooter rossi, gialli, azzurri, comunque fiammanti, se ne
stanno coperti e affiancati in attesa di essere caricati
per la consegna. Entrano una dopo l'altra le tute blu,
soprattutto donne: sono più del 50% le ragazze, le madri
e le signore che lavorano al reparto due ruote. I
dipendenti Piaggio oscillano, a seconda della stagione,
dalle 4500 unità alle 5500, nel 1982 è stato raggiunto
il picco di 12000 persone, è stato l'anno in cui sono
stati prodotti oltre un milione di veicoli su due ruote.
Un colosso che vende in 114 paesi al mondo e che Dentro lo stabilimento madre, a Pontedera, si lavora ancora in catena di montaggio, l'automazione non ha sostituito la manodopera ma negli ultimi anni un grande sforzo è stato fatto per rendere migliori le condizioni di lavoro sia come ambiente, sia come rapporti umani fra operai e superiori. Entrando al reparto 2 ruote, dove
vengono prodotte 6 linee di scooter fra cui la nuova
Vespa, quello che colpisce è l'ordine. Si cammina su un
fondo di gomma che impedisce l'impolverarsi dei motocicli
appena costruiti, lungo un tracciato stabilito da linee
invalicabili e da semafori che Giunti alla fine del processo il mezzo viene collaudato e riparato se qualche cosa non funziona. Tutti gli scooter sono ordinatamente disposti in fondo al capannone, non è necessario avvicinarsi molto per individuare fra i tanti la Vespa. Eccola là, fiera ed elegante: ha ammorbidito le linee ma è ancora perfettamente riconoscibile.
Ogni responsabile deve coordinare e organizzare i 10 operai che dipendono da lui. Un tempo la burocrazia era enorme, le esigenze fatte notare dai lavoratori impiegavano tempi enormi per raggiungere i vertici. Ora ogni responsabile conosce le esigenze personali degli uomini a lui sottoposti e può organizzare i turni a seconda delle loro esigenze. Insomma, la fabbrica integrata ha come scopo quello di trasformare ognuno dei 5000 dipendenti da numero in persona. Il vantaggio è enorme sia per l'azienda, che taglia i costi derivanti da scioperi e da errori commessi per stanchezza o distrazione, che per gli operai, che sono più motivati, lavorano meglio, si stancano meno e producono di più. |