Una leggenda
che dura da 54 anni
 
 
 
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"Caro Diario"
 
"Vavanze Romane"
 
"I Tartassati"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Il successo della Piaggio non comincia con Vespa, ma da 54 anni chi dice Piaggio dice Vespa. La Vespa ha accompagnato gli italiani nel periodo del boom economico, quando, dice Romolo, un vecchio responsabile delle spedizioni Piaggio, "Avere una Vespa negli anni 50 - 60 era un po' come avere ora un BMW". Anche con l'avvento degli scooter, negli anni '90, non è stata dimenticata.

Chi non ricorda "Caro Diario", il film del regista Nanni Moretti, nel quale la Vespa è protagonista almeno quanto il regista stesso? Nei film anni ’50-’60 poi non manca mai una scena dove la Vespa non abbia un ruolo importante. All’inizio del 1963 esce un libro intitolato "La Vespa nel Cinema" nel quale sono raccolte 43 immagini dei quasi 80 film dove la Vespa appare. Il maestro Federico Fellini le riserva una parte nel film "La Dolce Vita", pellicola che ha immortalato un certa Roma di fine anni ’50. Molti registi della commedia italiana, genere che insieme al neorealismo ha consacrato il cinema italiano fra i più importanti al mondo, danno al famoso scooter un posto da prima donna. Dino Risi conferma: "Non si poteva non darle spazio in quegli anni. Dopo la guerra si andava a piedi; la Vespa è stata il primo mezzo di locomozione delle masse, costava poco e quindi era molto diffusa. Quando è uscita l’automobile ha avuto un ruolo nei film, così è stato per l’aereo e così sarà per ogni mezzo di comunicazione che sarà inventato in futuro". Ma non sono solo registi italiani a portare la creazione di Corradino D’Ascanio sul podio, celebre la scena del film "Vacanze Romane" di William Wyler, dove Gregory Peck tenta di riprendere il controllo di una Vespa guidata da una Audrey Hepburn al suo debutto come motociclista.

Chi l’ha inventata? Come si è diffusa? Le tappe fondamentali della storia del mezzo che per primo ha motorizzato la massa non sono comunque molte:

1945 - Viene costruita la "Paperino", antenata della Vespa, da due collaboratori di Enrico Piaggio: Vittorio Casini e Renzo Spolti. Il proprietario della Piaggio dà subito mandato a Corradino D'Ascanio, un ingegnere abruzzese, di lavorare sul prototipo. "Voglio - disse Enrico Piaggio - un mezzo che metta l'Italia su due ruote, ma non voglio la solita, vecchia, motocicletta".

1946 - E' pronta la MP6. Corradino D'Ascanio disegnando lo scooter si ispirò ad alcune esigenze fondamentali: doveva essere facile da guidare, maneggevole nel traffico, non troppo costoso e pulito. Un mezzo per tutti. Quando Enrico Piaggio lo vide esclamo: "Sembra una Vespa" e Vespa fu.

1949 - Una serie di iniziative di marketing contribuirono all'affermazione dello scooter. Renato Tassinari, giornalista sportivo, organizzò il primo raduno di vespisti a Milano. Parteciparono 2 mila persone per la maggior parte donne. Nacquero subito dopo i Vespa club che combattevano per ottenere la supremazia della Vespa sugli altri ciclomotori.

1951 - Un prototipo della Vespa 125 batte il record del chilometro lanciato raggiungendo la velocità di 171 km/h.

1953 - La Vespa fu presentata a Papa Pio XII. Fu una 125 ad essergli donata e il Papa la diede a un missionario che partiva per l'Est.

1956 - Corradino D'Ascanio disegna la Vespa 400, unico tentativo di replicare il successo della Vespa come automobile, ma la quattro ruote non ottiene lo stesso successo della 2 ruote. Nello stesso anno appare uno degli slogan più famoso: "Vespizzatevi", imperativo categorico.

1962 – Il maestro del Surrealismo Salvador Dalì dipinse una Vespa 150. Oggi quella Vespa è forse la più preziosa al mondo.

Molte le imprese compiute dagli anni ’50 ad oggi a bordo di Vespa: Giancarlo Tironi sorpassò il Circolo Polare Artico, l’argentino Carlo Velez viaggiò lungo tutta la Cordigliera delle Ande da Buenos Aires a Santiago, Giuseppe Moranti attraversò il deserto. L’ultimo in ordine di tempo è Giorgio Bettinelli, in viaggio dal 1997 per fare il giro del mondo.

Pagine a cura
di Barbara Righini
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