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Le
parole dei manga
Argomento
che vai, linguaggio che trovi. Anche il mondo dei manga presenta una
serie di termini tecnici, quasi sempre derivati dal giapponese, con
i quali ogni neofita deve fare i conti. Ho dunque pensato di dedicare
questa sezione a un breve glossario, utile per orientarsi in mezzo a
parole probabil-mente mai sentite prima se non siete già cultori
dei manga. In alcuni casi potrete trovare dei termini molto simili a
quello che cercate e questo perchè non ci sono regole precise
nella traslitterazione dai caratteri giapponesi alle lettere romane.
Cominciamo dai due termini principe di questo sito:
Ma...
cosa significa manga?
Il
termine “manga” deriva dalla unione di due parole del giapponese antico:
"man" (immagine) e "ga" (in movimento). Le prime
prove del suo utilizzo risalgono al 1200, quando veniva utilizzata per
indicare i disegni sulle pareti dei templi, che in genere riproducevano
immagini di caccia o di vita ultraterrena.
Le
figure erano volutamente esagerate (spesso agli animali erano aggiunti
dei particolari di fantasia, che li rendevano irriconoscibili o spaventosi)
e rappre-sentavano azioni molto crude, di solito il momento della morte
della bestia o del cacciatore. Il fenomeno è continuato nei secoli,
includendo nuovi soggetti ma conservando sempre lo stesso stile.
Da
anni la parola manga è usata per identificare i fumetti di produzione
giapponese che hanno anche la caratteristica di concludersi in una sola
puntata.
E
l'anime, cos'è?
Il
termine inglese ANIME (pron. ànim), adottato anche in italiano, deriva
dalla pa-rola “animation” (animazione). E’ stato co-niato per individuare
tutti quei cartoni ani-mati di origine giapponese che hanno poi spopolato
in Occidente.
Vediamo
ora, in ordine alfabetico, altri termini specialistici in cui è
facile imbattersi quando si ha a che fare con questo mondo:
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AINU
Gli ainu sono gli eredi di un'antica razza, originaria della Cina, che
un tempo abitava le regioni settentrionali del Giappone. Di natura rozza
e burbera, gli ainu erano soprannominati "uomini di poche parole".
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ANIME
Abbreviazione del termine americano animation ("animazione").
Con la parola anime vengono quindi indicati cartoni animati, sia che si
tratti di serie televi-sive, di lungometraggi per il cinema oppure di
Oav (Original Anime Video).
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ANIME COMICS
Sono pubblicazioni realizzate impaginando come un fumetto i fotogrammi
di un cartone animato. Vengono poi aggiunti i balloons (le nuvolette del
parlato) con i dialoghi e le espressioni onomatopeiche.
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ANIPARO
Versione parodistica di un cartone animato famoso. Gli anime di questo
genere ripropongono gli stessi protagonisti del cartone originario, ma
in versione "ba-by" o miniaturizzata.
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ASHURA
In giapponese questa parola significa "demone". Spesso se ne
fa uso nei car-toni animati e nei manga per identificare i nemici che
gli eroi devono sconfig-gere.
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BISHOJO
Questo termine giapponese compare nei titoli di molti anime per ragazze.
La traduzione della parola si avvicina al nostro "ragazza graziosa,
carina"; viene utilizzato per sottolineare il carattere sentimentale
di un cartone.
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BISHONEN
In giapponese, significa "bel ragazzino". Per estensione, indica
tutti i manga che hanno un bel ragazzino come personaggio principale.
All'incirca, indica i personaggi maschili tra i 12 e i 16 anni, ossia
dopo la pubertà e prima che i lineamenti si facciano marcatamente
maschili.
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BISHENIN
In giapponese, significa "bel ragazzo". Per estensione, indica
tutti i manga che hanno un bel giovane uomo come personaggio principale.
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CELL
Le cell, chiamate anche rodovetri, trasparenti, lucidi o rodoid, sono
fogli di acetato su cui vengono disegnate le immagini dei cartoni animati.
L'illusione del movimento si ottiene mettendo in sequenza disegni che
variano impercet-tibilmente tra loro. I fogli sono trasparenti perché
vengono sovrapposti a uno sfondo fisso.
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CHARACTER
DESIGN
Con questo termine si indica lo "stile" con il quale il disegnatore
realizza i per-sonaggi di un cartone animato. Il disegnatore che svolge
questo compito si chiama character designer.
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CROSS-OVER
Letteralmente significa "attraversamento", "incrocio".
E' quanto accade quando un personaggio di una serie appare in un'altra
serie. Così per esempio Lady Oscar incontra Lupin III nel noto
episodio "Folle amore a Versailles".
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CYBERPUNK
Recente branca della fantascienza, legata ai progressi dell'informatica,
che trasferisce la realtà in mondi virtuali e ipertecnologici,
realizzati con l'ausilio di potenti computer, abitati da cyborg, androidi
e replicanti.
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DAITOSEIKIKI
Ciclopica narrazione che raccoglie moltissime leggende giapponesi. Il
titolo significa "Viaggio verso occidente" e cita tra le tante
anche la novella dello "Scimmiotto di pietra", ovvero Goku,
il protagonista della serie Dragon Ball.
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DAIMYO
Capi dell'aristocrazia feudale e militare del Giappone medioevale, i daimyo
dipendevano direttamente dallo shogun. Erano divisi in tre classi a seconda
delle dimensioni dei loro possedimenti e si avvalevano di eserciti samurai.
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DOJINSHI
Riviste a carattere amatoriale, che non appartengono però a un
circuito mino-re: oltre a essere molto redditizie, vantano firme rinomate
e sono protagoniste di una mostra mercato, il komike, riservata solo a
loro.
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ESP
Acronimo di Extra Sensorial Perception, con cui si indica la percezione
extra-sensoriale, ovvero la percezione raggiunta, in particolari circostanze,
da indi-vidui psichicamente dotati, senza la mediazione dei normali sensi.
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HOKUTO
Questa parola, che in giapponese indica la costellazione dell'Orsa Maggiore,
è molto conosciuta da tutti i fan dell'animazione e dei fumetti
in quanto legata a alcune tra le più famose serie della produzione
nipponica.
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JUNE
Genere di manga a sfondo erotico gay, con scene di sesso esplicito. Non
molto popolari in occidente.
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KABUKI
Genere di teatro giapponese in cui il dialogo degli attori si alterna
con parti salmodiate o cantate e con intermezzi danzati. Nell'antichità
le prime rappre-sentazioni all'aperto avevano una componente sacrale.
Ancora oggi nel kabuki le parti femminili sono interpretate da uomini.
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KAIJU
EIGA
Film che s'ispirano al leggendario King Kong di E. Schoedsack del 1933
e in cui compaiono mostri giganteschi che lasciano trasparire la paura
e l'orrore dell'unico popolo che ha sperimentato direttamente la devastazione
nucleare. >>
OTAKU
Indica l'appasionato di manga, il lettore assiduo. Complimenti: se vi
siete spulciati questo sito fin qui, siete anche voi dei piccoli otaku.
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PWP
E' l'acronimo inglese per "Plot, what plot?" ossia "senza
storia". Definisce tutti quei porno-manga dove le scene di sesso
esplicito la fanno da padrone a discapito di un intreccio vero e proprio.
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SHOJO
AI
Come gli Shonen Ai, ma con storie d'amore saffiche.
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SHONEN
AI (si trova anche scritto Shounen-ai)
Shonen significa "ragazzino" e "ai" in questo caso
significa "amore". Una traduzione possibile potrebbe essere
"amore tra ragazzini". Il termine è usato per descrivere
un genere di manga con storie di romanticismo omosessuale. Per estensione,
comprende anche gli anime e gli Oav. Gli shonen-ai di solito non presentano
scene di sesso, o comunque se ve ne sono rivestono un ruolo secondario
nello sviluppo della storia e tendono a non risultare mai volgari. Sono
manga dunque a sfondo gay, ma disegnati da autrici e rivolti a un pubblico
di ragazzine adolescenti. Ultimamente, e soprattutto in occidente, stanno
avendo successo anche tra i giovanissimi gay.
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SHOTA
CON
Genere di manga a sfondo pseudo-pedofilo. Non si tratta di fumetti pedo-pornografici;
in Giappone esiste ed è ben accetta una forma di tutorato protettivo
da parte di uomini adulti verso giovani ragazzini. I manga shota con rappresentano
appunto storie di un uomo adulto che protegge il suo pupillo, in un modo
dolce e paterno.
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SLASH
L'equivalente americano (occidentale?) degli Yaoi, prodotto e indirizzato
eminentemente da donne per donne. Comprende storie di lesbismo ed è
di solito più esplicito di uno Yaoi. I soliti occidentali...
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YAOI
Genere a sfondo erotico gay di manga "non originali", ossia
disegnati da fan sulla base di storie dove l'omosessualità dei
personaggi non esiste. Uno Yaoi è un manga nel quale Aktarus e
Alcor (di Ufo Robot) sono fidanzati, per dire. Per esteso, comprende anche
gli anime e gli Oav.
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YURI
Come gli Yaoi, ma a sfondo lesbico.
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