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L'avventura anticlericale di Fano
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Fatto un Meeting...

Le prime edizioni si svolsero alla Rocca Malatestiana

Fatto un Meeting… se ne fa un altro. E quest'anno l'appuntamento è per il 4 settembre a Piombino. Il primo Meeting anticlericale, organizzato alla Rocca Malatestiana, andò talmente bene che attorno al nucleo che aveva organizzato la protesta contro la visita del papa cominciarono a raccogliersi forze nuove. E le persone che si avvicinarono al gruppo - che faceva (e fa) riferimento al Circolo Papini di Fano - provenivano dagli ambienti più diversi.

“Non erano solo attivisti politici” - ricorda Chiara Gazzola, presidente dell’Associazione per lo sbattezzo (tel.338.159.40.32) - “ma più spesso persone che avevano partecipato al primo Meeting un po’ per curiosità, un po’ perché si sentivano coinvolti dalle nostre istanze”. Gente che 'vabbè diamo un’occhiata che intanto ci mangiamo una braciola all’aria aperta' e che poi si era scoperta d’accordo con le proteste e i temi dei dibattiti e delle conferenze proposte dagli anticlericali fanesi. C’erano pure quelli che mangiata la braciola se ne andavano scandalizzati.

Preparativi per allestire "l'angolo di-vino"

E non dovevano essere pochi, se con l’uscita allo scoperto (discesa in campo, la chiamerebbe qualcuno…) per gli anticlericali cominciarono anche i grattacapi. Un bel processo per vilipendio, tanto per cominciare. Un sospetto ostracismo da parte dei mezzi di comunicazione locali, che pure avevano sotto gli occhi un evento che per una città come Fano, che non è Roma o Milano, un qualche rilievo doveva pur avere. Comunque sia, il gruppetto originario cominciò ad allargarsi e a farsi venire le idee buone per fare del Meeting un appuntamento annuale.

“La questione principale - racconta ancora Chiara Gazzola - era di organizzare l’aspetto conviviale - e quindi il cibo, la musica, gli spazi in cui poter incontrarsi a chiacchierare - con quello più culturale, che doveva comprendere dibattiti, presentazione di libri, mostre”. Le prime edizioni del Meeting si fecero alla Rocca Malatestiana, che si prendeva in affitto dal Comune. Era un luogo particolarmente adatto alla bisogna, dato che la Rocca fanese comprende una parte “chiusa”, dove poter allestire le mostre e i dibattiti, e una all’aperto, ideale per grigliate e bevute nelle calde notti dell’agosto adriatico.

Un'affollata conferenza

E alla Rocca il Meeting rimase fino al 1998, anche se ogni anno ottenere lo spazio era un terno al Lotto. “Difficoltà ne abbiamo avute tante”, ricorda Chiara Gazzola. “Un anno per esempio il Meeting si è spezzettato, per cui i dibattiti si facevano in una sala circoscrizionale periferica, mentre per mangiare eravamo ospiti dell’Arci”. Nel 1999 punto e fine: non concessa la Rocca, non concesso altro luogo ritenuto idoneo. Che si fa? Gli anticlericali, sfruttando i tanti contatti che negli anni si erano allacciati, si sono spostati a Bologna. Il che non era neanche male per dare alla manifestazione, dopo tutti quegli anni di onorata militanza, un carattere, per così dire, meno “local” e più nazionale.

Ma se Bologna ha dato più visibilità, il soggiorno in terra emiliana non è stato così generoso dal punto di vista della concessione degli spazi necessari. Nel 2000 il Meeting salta. Gli anticlericali si danno da fare lo stesso: la loro attenzione si sposta su Roma, dove partecipano alle manifestazioni per il 400esimo anniversario della morte di Giordano Bruno, al Gay Pride e alla celebrazione per la presa di Porta Pia.

Quest’anno, però, torna il Meeting vero e proprio. Si farà a Piombino, in provincia di Livorno, il 4-5-6 e 7 settembre. “Ce l’abbiamo fatta”, dice Chiara Gazzola con la voce che le ride. E il pensiero corre già al 2004, quando il Metting compirà 20 anni.

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