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Il
biocondominio
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E
in futuro...
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Gli elementi strutturali dell'edificio giocano un ruolo determinante: scegliendo un sistema costruttivo semplice in muratura portante in blocchi di laterizio alveolato è possibile evitare, almeno per le parti relative alle abitazioni, la struttura a telaio in cemento armato, limitando sia l'uso di prodotti cementizi - che comportano un elevato consumo energetico - sia l'incidenza delle strutture metalliche d'armatura a gabbia, causa dell'alterazione dei campi magnetici naturali. Le fondazioni sono comunque state armate: l'ipotesi di realizzarele senza armature si è rivelata troppo costosa e rischiosa. La rigidità dell'insieme è completata dal solaio in legno. I solai di cantine e negozi sono invece in laterocemento. Il tetto a capriate di legno ha un doppio tavolato con intercapedine per la ventilazione, manto in coppi di laterizio e canalizzazioni sporgenti in rame.
L'idea dell'architetto è quella di non costruire per l'eternità, ma per un discreto periodo di tempo, nella consapevolezza che "prima o poi i materiali andranno distrutti o riciclati ma senza inquinamento".
L'impianto elettrico, dotato di salvavita e disgiuntore automatico di corrente per la linea luce, è realizzato mediante montante baricentrica - collocata lontano da camere da letto e soggiorno - dalla quale si dipartono a raggio, senza descrivere anelli o circuiti chiusi, le varie diramazioni.Intere pareti sono sgombre da cavi, prese e punti luce:questi giunge- ranno infatti ai lati della zona letto, senza attraversare la zona in cui appoggia la testiera. Per evitare la diffusione di campi elettrici è stata prevista la schermatura dei cavi nelle zone più importanti. Gli impianti elettrici schermati prevengono il rischio di inquinamento elettromagnetico interno. L'impianto idrico ha distribuzione stellare, condutture in propilene e scarichi in ghisa.
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