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A cura di
Stefania Zani

 

Calore di casa. All'insegna del risparmio energetico

La pompa di calore - E' una macchina che ha una duplice funzione: quella di riscaldare in inverno e refrigerare d'estate gli appartamenti. La pompa, infatti, prende l'aria dall'esterno, e viene riscaldata o raffreddata in forma radiante. Basta un solo apparecchio per scaldare tutte le camere. Consuma circa il 30% in meno rispetto alle solite stufette

A battiscopa - Un altro metodo alternativo di riscaldamento è quello a battiscopa, in realtà, già conosciuto presso i romani, nell'antichità, e applicato per la costruzione delle terme di Caracalla. Il sistema consiste nel far passare l'acqua calda della caldaia attraverso un tubicino che si trova nel battiscopa. Il calore, per effetto fisico, sale, riscaldando la parete, e poi viene riemesso, attraverso un effetto radiante. Applicando questo sistema si ha un risparmio del 40% circa di energia.

A pavimentazione - Un ulteriore tipo di riscaldamento radiante è quello a pavimentazione. Sotto il pavimento si installa una serpentina collegata alla caldaia, all'interno della quale passa l'acqua ad una temperatura di circa 25°-26°C. Questo sistema riscalda velocemente l'abitazione e permette di camminare a piedi nudi sul pavimento, usufruendo del piacevole tepore. Il riscaldamento a pavimento è composto da un pannello isolante, costituito da polistirolo coibentato, che isola il pavimento. Sul pannello vengono installati dei piccoli tubicini, attraverso i quali passerà l'acqua sotto il pavimento. I tubi sono costruiti con un materiale indistruttibile, resistente ai perossidi e alle alte pressioni. Al di sopra di questo sistema si getta uno strato di cemento e sabbia, miscelato con un fluido termoconduttore, dove sarà possibile montare qualsiasi pavimento. Il costo del sistema che è di circa 25 euro a metro quadrato.

Riscaldamento collettivo - Da circa dieci anni, in diversi comuni della Provincia Autonoma di Bolzano,si stanno sperimentando, e in diversi casi, sono ormai in esercizio, centrali di riscaldamento collettivo. Dal 1995 ad oggi, in val Pusteria, circa dieci comuni hanno in funzione centrali di teleriscaldamento a biomassa (ovvero usano trucioli residui della lavorazione del legno).

Biogas - In Val Venosta, dove il legno è scarso, si cercano alternative. In alta valle sono in corso dei progetti per lo sfruttamento dell'energia eolica. A Prato allo Stelvio è appena entrato in funzione un impianto comunale, che permette il riscaldamento di molte case sfruttando il biogas, ricavato dagli "scarti" delle stalle. Con la quantità prodotta da sei mucche, si può riscaldare mediamente un appartamento.

 

 

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