![]() |
|||||||
|
|
|||||||
| torna alla home> | |||||||
|
Quel piccolo negozietto di souvenir pieno di colossei, custodisce nel retrobottega un "Ospedale della bambole". E' Pierina Cesaretti da 15 anni il primario del nosocomio per bambole e orsacchiotti. "Aggiustiamo bambole vecchie e nuove, da pochi soldi o rarità, mettiamo parrucche bionde e brune, persino di capelli veri, ricuciamo occhi ai peluche, ripariamo trenini e burattini, insomma cerchiamo di rimettere a posto tutti i giocattoli che ci portano", dice la dottoressa della bambole mentre mostra i ferri del mestiere: scarpe piccole come ditali, calzette rosa e celesti, treccine e code di cavallo, e poi calotte di crani per bambolotti. LOspedale
non ha laria grave della bottega antiquaria: è invece un
coloratissimo negozio di giocattoli. Qui le bambole in plastica o in vinile
o gli orsacchiotti di pezza tornano a vivere. Molte aspettano il loro
turno nellatrio dellospedale. Oltrepassando il confine, nel
retro del negozio, si arriva nella sala operatoria per bambole e orsacchiotti:
una vecchia singer e tutti i ferri del mestiere, forbici, uncini, aghi
e spaghi vari. Nellospedale di Pierina Cesaretti, un centinaio pelouche
e orsacchiotti con un braccio da ricucire o con un occhio da riattaccare
tornano come nuovi ai loro legittimi proprietari. I prezzi variano a seconda
della gravità dell'intervento, ma il parametro utilizzato è
il tempo impiegato.
|
|
||||||
|
Sito realizzato da Stefania Angelini |
|||||||
|
Ifg Urbino, Aprile 2004 |
|||||||