Cenni biologici
I pesci si dividono in pesci ossei e
pesci cartilaginei, a seconda del tipo di scheletro. Gli squali,
detti anche Selaci, sono distinguibili dai pesci ossei già
ad un rapido esame dei caratteri esterni: la bocca è solitamente
in posizione ventrale, le branchie non sono protette dalla lamina
ossea detta opercolo propria dei pesci ossei e i raggi che sostengono
le pinne non sono visibili esternamente.
Quasi 400 specie di squali sono attualmente note.
Le prime forme di squali fossili risalgono a circa 425 milioni di
anni fa, ma da 100 milioni di anni fa ai giorni nostri hanno subito
cambiamenti evolutivi solo marginali, perché già da
allora erano adattati alla vita di predatori marini.
Le mascelle
La caratteristica che rende unica ed eccezionalmente efficace la
mascella degli squali è il particolare schema costruttivo.
La parte superiore della mascella si è progressivamente distaccata
dal cranio, dotando il pesce di un morso protrattile. Mentre la
parte inferiore blocca la preda, quella superiore si apre e chiude
ripetutamente, alternata da strattoni laterali che, come una sega,
tranciano e lacerano la preda.
I denti
Altra caratteristica tipica dello squalo, il ricambio dei denti.
Ad ogni morso, il pesce può perderne anche più d’uno.
La sostituzione avviene ogni 8-15 giorni. Questo perché i
denti, invece di essere inseriti direttamente nella cartilagine
mascellare, sono collocati in una membrana detta letto dentario.
I denti sono disposti su più file e, dopo essersi formati
nella parte interna della cartilagine mascellare, progrediscono
in avanti verso il letto dentario.
Dieta
Per molto tempo è stata radicata la credenza secondo cui
gli squali siano spazzini onnivori dei mari ma l’attività
dei ricercatori ha dimostrato che la realtà è diversa.
Generalmente la selezione della preda è la norma nella maggior
parte delle specie, anche se non si può negare che alcune
di queste possano modificare, occasionalmente, la propria dieta.
In molte specie si è notato un cambiamento in base all’età:
gli esemplari giovani di squalo bianco hanno denti appena appuntiti,
perché la loro dieta è costituita da pesci, mentre
gli esemplari adulti presentano denti di forma triangolare molto
taglienti, più adatti per divorare prede come leoni marini,
foche, otarie e delfini. Gli squali balena integrano la dieta planctonica
con piccoli pesci che catturano in quantità con una particolare
tecnica di caccia; risalgono verticalmente dentro un banco di pesci
fino a quando la testa non è abbastanza fuori dall'acqua
da svuotare la bocca, poi sprofondano buttandosi all'indietro con
la bocca aperta, che si riempie così di acqua e di pesci.
Con ogni probabilità la specie di squalo più onnivora
è lo squalo tigre.
Digestione
Gli studi sull’apparato digerente degli squali hanno rivelato
che raramente hanno lo stomaco pieno e ciò indica che il
più delle volte consumano pasti a distanza di uno o più
giorni. La durata del processo di digestione può arrivare
infatti a tre o quattro giorni, anche se la parte principale si
conclude nelle 24 ore successive al pasto, con tempi più
lunghi quando la temperatura dell’acqua è maggiormente
fredda.
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