Alessandro Vascellari al Minicapo (Or)

 

 

 

Paura di non risalire più

Quando il mare è scuro e agitato, può fare paura. Può sembrare una bestia inferocita, cercare di domarla da soli è pericoloso. Capita spesso di rischiare di farsi male. A volte si rischia la morte.

"Chiudi gli occhi sott’acqua - racconta Alessandro - con l’onda che ti travolge e pensi che è finita. Se non hai molto fiato e l’onda è potente rischi di non riuscire a superarla". Ma non solo. In mare non è raro veder scorrere sangue. Ci si può tagliare, con la propria tavola econ quella degli altri. Si può finire sugli scogli. E’ uno sport che può diventare pericoloso, estremo e non è raro trovarsi alle strette, sforzarsi di mantenere la calma e il sangue freddo. Per questo per molti il surf è una palestra di vita.

"E' uno sport - continua Alessandro - che tempra, insegna a superare difficoltà e situazioni critiche. Hai a che fare con un mare talvolta cattivo, minaccioso, e hai paura. Ma allo stesso tempo, ti sale l’adrenalina. Quando poi affronti i problemi della vita quotidiana li vedi con un’ottica differente, e quasi ti sfiorano. Li affronti con lucidità, con calma, perché sai di aver affrontato situazioni davvero critiche".

Oggi Alessandro fa spesso a surfare con la sua ragazza, Donatella, e gli piace che tra tante cose, li unisca anche la passione per il mare. Se avesse incontrato una persona che avesse provato a ostacolarlo l’avrei lasciata. Non permetterebbe mai a nessuno di impedirglii di fare surf, perché è qualcosa che continuerà a fare finché il fisico glielo permetterà.