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La realizzazione
di una vetrata artistica prevede diverse fasi di lavorazione:
disegno, taglio, montaggio, stuccatura. E ogni passaggio è
il frutto di specifiche competenze che, una volta messe insieme,
danno vita a una vera e propria opera d’arte.
Tutto
comincia dal disegno: il cliente lo può
scegliere dai bozzetti
dell’archivio storico del laboratorio oppure portarselo
da casa. Altrimenti ci si rivolge a pittori e architetti,
anche di fama internazionale se necessario, per la progettazione
esclusiva delle forme desiderate.
Una volta scelto il disegno, dapprima si fa un bozzetto
in scala 1 a 10, poi si disegna l’ingrandimento
e su di esso si scelgono i colori.
Sul vetro, che arriva già colorato dalla Germania, va fatta
una pittura – la cosiddetta graffitura –
che serve per delineare i dettagli (il nero, ossia i contorni delle
sezioni) e poi si passa alla grisaglia, una polvere
che serve a dare al pannello volume e gli effetti di chiaroscuro.
Successivamente, punta di diamante alla mano, si tagliano
le sezioni di vetro, in base alle sagome di cartone preparate
sui modelli.
I tasselli così ottenuti sono poi montati con il
piombo: le tessere vengono incastrate tra di loro mediante
delle speciali trafile a forma di H. Per un montaggio
semplice può bastare una giornata; per una vetrata più
complessa 20 giorni-un mese. Dipende dalle diverse misure delle
sezioni.
Ultimo passaggio è la stuccatura da ambo
le parti del pannello, grazie alla quale la vetrata acquista impermeabilità
e robustezza.
Una vetrata dal disegno complesso – più
è tagliata e più è cara – può
arrivare a costare anche migliaia di euro al metro quadro:
si può andare da un minimo di 500 a un massimo di 1.800 euro
al metro quadro.
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