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Per realizzare
una vetrata artistica, secondo l’antica
tecnica della rilegatura a piombo, occorre
personale specializzato: montatori, tagliatori,
bozzettisti, operai. Alla vetreria Giuliani non ce n’è
quasi più. L’attuale capotecnico, il quarantanovenne
Stefano Carminati, è entrato in bottega a 12 anni, ma non
ha eredi inclini a seguirlo su questa strada. E di giovani
che vogliano fare l’apprendistato neanche l’ombra.
“E’
un’arte condannata a morire – afferma
con un misto di amarezza e fatalismo l’attuale direttrice
Elsa Nocentini, moglie del defunto Giulio Giuliani,
ultimo capostipite della prestigiosa famiglia – perché
senza specializzati non possiamo lavorare. Un tempo
la Regione organizzava dei corsi, ora non più”. L’Istituto
d’arte organizza sì corsi per vetrai, ma non con la
loro tecnica.
“I vetri – prosegue la Nocentini – sono molto
delicati e costosi. I giovani alle prime esperienze non possiamo
che metterli a stuccare, almeno per i primi tempi. E l’apprendistato
non può durare meno di due anni”. L’estate scorsa
un ragazzo di 18 anni era entrato come apprendista,
ce l'aveva mandato un prete. Ma ben presto ha deciso di non presentarsi
più: dopo una ventina di giorni si era già stancato
di fare il lavoro, per lui troppo umile, di stuccatore. E così
se n'è andato senza dire neanche una parola.
Alla vetreria Giuliani raccontano l'aneddoto con la naturalezza
di chi è abituato a forfait del genere.
Eppure fino a soltanto dieci anni fa il personale
della vetreria era composto da una quindicina di persone.
Ora non restano che tre fedeli operai fissi –
due dei quali hanno ereditato il mestiere dai padri – più
qualche collaboratore. Donato,
Stefano
e Laura,
rispettivamente montatore, tagliatore e disegnatrice, lavorano incessantemente
– chi alle prese con cesello e trafile in piombo, chi con
la punta di diamante, chi con matita e cartoni – in un clima
da riserva indiana. A dar loro una mano passa ogni tanto Gabriella,
pittrice e collaboratrice dei Giuliani da anni. In attesa del nuovo
prossimo arrivo, previsto da un bando
del Comune di Roma, che potrebbe inaugurare una nuova fase di
coinvolgimento dei giovani, in questo come in altri mestieri artigiani.
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