Il giorno del compleanno ziu Boriccu
ha festeggiato ballando in una rete locale

L'esibizione
Anche i maestri sbagliano

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L'esibizione in diretta tv
anche i maestri sbagliano


  Sono le 20.15 del 15 dicembre 2005. E' il novantottesimo compleanno di ziu Boriccu. Il gruppo folkloristico di Serdiana si trova negli studi di “Sardegna canta”,

Ziu Boriccu fa la capriola durante la Sciampitta a Videolina


un programma di Videolina,un’emittente televisiva locale. Stasera si esibisce in diretta, c’è tensione nell’aria. Ziu Boriccu, vestito con il costume tradizionale, sta seduto in una poltroncina di vimini, come fosse a casa sua. Aspetta l’inizio della trasmissione accompagnato dai suoi familiari.

I presentatori si avvicinano a salutarlo con affetto, è già venuto molte altre volte come ospite speciale. Lui ricambia con cordialità e fa qualche battuta sulla sua salute di ferro. “Poco tempo fa dovevamo esibirci a una festa a Nuoro – racconta il maestro del gruppo, Gianni Maxia – ricevetti una chiamata nella notte: ziu Boriccu stava male. Naturalmente ci siamo preoccupati moltissimo per lui. Poi abbiamo scoperto che aveva mangiato un piatto di cozze crude. Pochi giorni dopo era di nuovo attivo”.

Mentre in studio si provano le luci, il gruppo prova i passi accompagnato dalla fisarmonica. In apertura si proverà la “Sciampitta”, in modo tale che ziu Boriccu possa esibirsi a inizio serata. Intanto lui aspetta da una parte e chiacchiera con la gente del pubblico.

Lo spettacolo comincia. La conduttrice presenta l’ospite d’onore. Lui, ziu Boriccu, da attore consumato solleva le braccia in aria e saluta tutti. “Nella sagra di sant’Efisio di Cagliari che si tiene a maggio, i gruppi folkloristici che sfilano in corteo devono seguire un percorso prestabilito. Invece lui spesso va da una parte all’altra per salutare la gente, stringere le mani e chiacchierare", racconta Maxia. Lo conoscono tutti, il suo viso è stato utilizzato anche per una campagna promozionale del turismo in Sardegna”.

Comincia la “Sciampitta” in una sua versione particolare (qui il video). A fare la capriola è per primo un bambino di sette anni, a seguire il maestro, e per ultimo ziu Boriccu.
Entra in scena saltellando. Balla con tutto il corpo, persino con le dita delle mani che tamburellano nel corpetto nero. Nonostante che sia rimasto fermo per qualche settimana a causa di un’influenza, balla pieno di energie.

Arriva il momento di eseguire la giravolta. Non prende bene lo slancio e non riesce a capovolgersi. Non demorde e continua a ballare. Chiede a due ballerini che lo sostengono di prepararsi, vuole ritentare la capriola. Stavolta gli riesce, seppure con l’aiuto di uno dei ballerini che gli tiene le gambe. Anche i maestri sbagliano.