Un'antica danza della Sardegna meridionale,
Caratteristica: i passi estemporanei, non codificati


L'esibizione

Ziu Boriccu

Gli eredi

La danza
Dalla lotta alla seduzione

I materiali
Video
Fotogallerie
Link

La Sciampitta: da lotta
a danza di seduzione

 

Non si conosce l'etimologia della parola né si hanno documenti che attestino l'origine, quel che è certo è che la Sciampitta è un ballo che si fa solo nella Sardegna del sud.

"La caratteristica principale è di prevedere passi estemporanei e non codificati", spiega lo storico Emanuele Garau. Infatti lo scopo era di mettere in mostra la bravura dei ballerini, che erano tanto capaci da riuscire a ballare anche in aria.

La posizione iniziale è quella del "Ballu tundu" (ballo tondo) che si balla nella regione meridionale del campidano, dove i danzatori stanno in semicerchio. Il "Ballu tundu", ha origini molto antiche, se ne trova una testimonianza in un altorilievo della chiesa
di San Pietro di Zuri del 1291 (foto in basso).


Altorilievo della chiesa di Zuri

I ballerini sono alternati uomo donna. Le donne si muovono appena. La tradizione voleva che la brava ballerina fosse quella che non faceva muovere la gonna, chi lo faceva era poco seria.


Tre uomini escono dal semicerchio e si esibiscono al centro. Due di loro, i pilastri, sostengono il primo ballerino che fa una capriola e continua a muovere i piedi in aria.

"In Sardegna ci sono due forme di ballo: quello rituale, cioè che evoca antiche consuetudini,
e quello di corteggiamento. La "Sciampitta" è una via di mezzo", spiega Garau. Alcuni storici ipotizzano che il ballo simulasse una lotta con i piedi, tesa a dimostrare la "balentìa", cioè il coraggio dei ballerini. Allo stesso tempo era uno sfoggio di abilità che aveva lo scopo di sedurre le ragazze.

Dello spirito originario della "Sciampitta" rimane poco, ora è puro spettacolo.