Museo Omero: come, dove e quando

Le sezioni

Nella sua sede attuale – un’ala della scuola media “Donatello” di Ancona – il Museo Omero ospita 200 opere, divise in tre sezioni, che occupano in totale di 750 metri quadrati. La prima è la sezione di architettura: partendo dagli ordini architettonici, si possono studiare e ammirare i modelli in scala di monumenti come il Partenone, il Pantheon di Roma, la Basilica di San Pietro e la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze. Un’altra stanza, invece, è dedicata all’architettura anconetana, con la Mole Vanvitelliana e la Cattedrale di San Ciriaco. La seconda sezione è dedicata alla mimica del volto umano: tra le opere, l’Estasi di Santa Teresa del Bernini, la Testa del Galata morente, il busto di Omero, il busto del Laocoonte e la Testa di Cristo, scolpita da Donatello, si prestano a insegnare ai non vedenti a riconoscere la corrispondenza tra sentimenti ed espressioni del volto. La terza sezione, la più corposa, raccoglie le sculture, quasi tutte a grandezza naturale – con poche eccezioni dovute alle dimensioni reali, come il David di Michelangelo e la Nike di Samotracia - dal periodo egizio fino all’arte contemporanea: quest’ultima parte, insieme, a una serie di reperti archeologici, provenienti dal Museo archeologico nazionale delle Marche, è composta di pezzi originali.

I visitatori

Ai suoi esordi, il Museo Omero era aperto al pubblico solo 12 ore a settimana: negli ultimi cinque anni, in media, i visitatori hanno trovato le porte aperte per circa 47 ore a settimana. In totale, 2400 ore all’anno, suddivise in 360 giorni di apertura. I visitatori del museo sono passati dai 2.450 del 2002, ai 6332 dell’anno successivo e agli 8.091 del 2004. Il picco però è stato raggiunto nel 2005, anno in cui vi furono quattro mostre temporanee, tra cui quella di Giacomo Manzù, quando gli ingressi sono balzati a 21.557. Nei due anni seguenti, i valori sono tornati nella media: 6671 visite nel 2006 e 7969 nel 2007. In crescita, ma priva di impennate vistose, la presenza di visitatori disabili: in aumento dal 2002 al 2005, quando sono passati da 170 a 300. Quindi un leggero calo nel 2006 (205 presenze) fino al massimo di sempre raggiunto l’anno scorso (502, di cui 456 non vedenti). Dal 2005, il museo ha anche un proprio sito internet (http://www.museoomero.it), completamente accessibile, che ha raccolto 500.000 contatti nel suo primo anno di vita e oltre il milione nel 2006 e nel 2007.

  2002 2003 2004 2005 2006 2007
Giorni di apertura - 360 360 360 360 360
Ore di apertura - 2416 2440 2430 2440 2390
N° visitatori 2450 6332 8091 21557 6671 7969
N° visitatori disabili 170 224 280 300 205 502
Mostre temporanee 1 1 1 4 - 1
Contatti al sito Internet - - - 500.000 1.185.000 1.234.709

Fonte: Museo Tattile Statale Omero

L’attività didattica

Valorizzare i sensi diversi dalla vista è il filo conduttore dell’attività didattica svolta dal Museo Omero. I servizi educativi sono raggruppati in tre percorsi: - visite guidate e laboratori per le scolaresche dalla scuola materna fino alle superiori; - educazione artistica ed estetica per non vedenti e ipovedenti, sia a livello scolastico sia sotto forma di educazione permanente rivolta agli adulti; - corsi di formazione e aggiornamento sull’accessibilità ai musei e sull’educazione artistica delle persone con minorazione della vista, rivolti agli insegnanti, agli operatori che lavorano nei settori della cultura, del turismo e dei servizi sociali. “Nelle scuole normali – spiega Vittorio Di Francia, ex insegnante e membro del Comitato consultivo del museo come rappresentante dell’Unione italiana ciechi – il tatto è trascurato. Noi, invece, lo consideriamo uno strumento significativo quanto la vista, che permette di avvicinarsi all’arte anche sotto forma di creatività e non solo come mezzo di fruizione. E poi… quando, ad esempio, ho in mano una mela che devo sbucciare, quello che conta è il tatto più che la vista”. Durante l’anno, vengono realizzati anche una serie di eventi aperti a tutto il pubblico, spesso collegati ad appuntamenti culturali nazionali, come la Settimana della cultura, o a ricorrenze, come San Valentino e la festa della donna.

  2002 2003 2004 2005 2006 2007
Visite e laboratori per le scuole - 94 131 174 58 113
Laboratori didattici (offerta) 6 12 14 18 16 21
Corsi di formazione - - 1 2 2 2

Fonte: Museo Tattile Statale Omero

I fondi

Questi numeri forniscono una fotografia quantitativa dell’attività del Museo Omero, a partire dal 2002. In quell’anno, infatti, entrò effettivamente in vigore la legge 452 del 1999, che stabiliva il riconoscimento del primo museo tattile statale italiano. Dal 1993 al 2002, infatti, il museo Omero aveva potuto contare solo su un contributo regionale pari a 50 milioni di lire all’anno. La statalizzazione, invece, ha garantito anche un contributo statale annuo pari a 258.000 euro.

Dove, quando e come

Il Museo Tattile Statale Omero si trova ad Ancona, in via Tiziano 50, vicino alla sede del Consiglio Regionale. È aperto dal martedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, mentre la domenica apre solo nel pomeriggio, dalle 16 alle 19,30. La visita è gratuita, mentre per essere accompagnati da una guida il biglietto costa 1,50 euro. I laboratori didattici costano 3 euro per alunno, mentre docenti, alunni diversamente abili, non vedenti e ipovedenti possono prendere parte a tutte le iniziative gratuitamente.


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