I racconti del tifo
Entrare allo stadio con un libro

 

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"Tutto quello che ho imparato sulla vita l'ho saputo dal calcio" Albert Camus, che fece il portiere in una squadretta algerina. Dunque non c'è solo "Febbre a Novanta". Il libro del tifoso Nick Hornby è il più famoso romanzo da tifoso, ma non è certo il primo. Lo sport, qui si parla del calcio ma lo stesso vale per altre discipline, ha da sempre ispirato grandi scrittori.

Giacomo Leopardi nel 1821 scrisse un'ode dedicata a Carlo Didimi di Treia, una stella del pallone, allora una sorta di incrocio tra la pallavolo e il tennis.
Vittorio Sereni presagì i veleni tra l'Inter (di cui era tifoso) e la Juventus:
"Il verde è sommerso in neroazzurri.
Ma le zebre venute di Piemonte
sormontano riscosse a un hallalì
squillato dietro barriere di folla...
"
La passione di Umberto Saba per la triestina è nota.
Il poeta Roberto Roversi ha di recente pubblicato una raccolta di testi, 90 quanti sono i minuti di una partita di calcio. Il titolo del libro è appunto "La partita di calcio" e guarda ogni angolo dello stadio anche "le gradinate vuote la gente dispersa".

Anche lo scrittore romano Fernando Acitelli ha scritto una raccolta di poesie: La solitudine dell'ala destra, che ha come sottotitolo'storia poetica del calcio mondiale'. E' il ritratto, in versi, di 185 calciatori che hanno fatto la storia di questo sport: da Giuseppe Meazza a Nils Liedholm, da Pelè ad Eusebio, da Bruno Conti a Ronaldo. Questa è la pagina per Klaus Augenthaler, ex libero del Bayer Monaco:
"
Fuoriuscito dalla Guerra dei Trent'anni,
t'allineasti su sentieri di sbronza
a fronteggiar agguati palatini,
brandeburghesi,protestanti,cattolici
e della marca luterana.
Nei tornei d'Europa
il tuo volto
fu l'effigie del saccheggio,
l'alito dello stupro.
Era sui cross dal fondo
che rammentandoti dei lanzichenecchi
ponevi a ferro e fuoco l'inoffensivo
bargello"

"L'esultanza è ciò che non muore, mentre tutto il resto è mortale, archiviabile"
La vita è un pallone rotondo è un libro scritto da Vladimir Dimitrijevic, esaltare il calcio unito alla letteratura e dedica grande spazio a tifoserie particolari. Sono i caldi ultrà che riempiono gli stadi greci e turchi, e in alcuni casi, anche slavi. Certe squadre sono malviste per le violenze che i propri tifosi scatenano e ancora di più per l'arroganza del loro pubblico. Il pubblico turco è per un esempio di "pessimo pubblico, molto stupido, intollerante e attaccabrighe". Gli spettatori sono isterici e gridano dal primo all'ultimo minuto, creando un baccano infernale senza nessuna possibilità di farlo smettere e desiderando soltanto la distruzione dell'avversario, unico modo per non perdere l'onore. Esistono invece altri pubblici capaci di riconoscere la grandezza dell'avversario. Dimitrijevic considera come positiva la tifoseria di Belgrado e meravigliosa quella napoletana, che definisce esuberante e spettacolare.

Una tifoseria esuberante, ma violenta è quella seguita per un anno da Tim Parks. Sono i veronesi delle Brigate Gialloblu, quelli degli ululati razzisti, che vengono invece rivalutati come giovani simpatici. Sovversivi senza cattiveria, hooligans all'italiana. "Sono annebbiati dall'alcol, ma non farebbero mai quello che fanno i tifosi inglesi" dice l'autore di "Questa pazza fede". Un titolo azzeccato perché unisce la fedeltà del tifoso alla sua causa e la follia che ne risulta all'esterno. "Il calcio - spiega Parks - è un territorio intermedio tra le parole e le botte, in bilico sul baratro della violenza".

Solo gli scrittori che vanno stadio possono scrivere veramente quello che sentono i tifosi. E quello che vogliono i tifosi nella loro letteratura lo dice chiaramente Nick Hornby: "Gli scrittori sono i benvenuti allo stadio: il calcio non ha la letteratura che merita. Ma degli snob che si divertono a mescolarsi con gli ultrà non c'è niente di cui abbiamo meno bisogno". Perché i tifoso sono la vita del calcio e dello stadio come dice Edoardo Galeano. "Siete mai entrati in uno stadio vuoto? Fate la prova. Fermatevi in mezzo al campo ed ascoltate. Non c'è niente di meno vuoto di uno stadio vuoto. Non c'è niente di meno muto delle gradinate senza nessuno".

Altri libri sul calcio che non sono stati citati nell'articolo e nella galleria fotografica:
Jay Allan,
Bloody casuals. Diary of a football hooligan
Nando Dalla Chiesa
, Frafalla granata
Nando Dalla Chiesa
, Partita del secolo
Gino Franchetti,
Senza Paura
Edoardo Galeano,
Splendori e miserie del gioco del calcio
Cristina Grober,
Cuore a 90°
Stewart Home,
Blow job
John King, Fedeli alla tribù
Simon Kuper, Football against the enemy
Andrea Maietti,
La lepre sotto la luna
Joe Mitchell
, Joe Mitchell's Saturday' heroes
Manuel Vazquez Montalban
, Calcio. Una religione alla ricerca di un suo dio
Nonplusultras,
Barcollo... ma non mollo, presente e futuro di noi ultras
Tim Parks
, Questa pazza fede, 2001
Darwin Pastorin, Le partite non finiscono mai
Harry Pearson, The far corner
Alessandro Salvini, Il rito aggressivo
Kevin Sampson, Awaydays
Sandro Santori, Marcello libero Alberto stopper
Andrea Schianchi, Lo stadio dei sogni (che ha un capitolo dedicato al dodicesimo uomo in campo, il pubblico)
Colin Shindler, La mia vita rovinata dal Manchester United, 1999 (Storia di un tifoso del Manchester City, squadra minore e spesso perdente della città)
Osvaldo Soriano, Futbol
Robert Swindells, Hooligans
Dario Valtolini, 10
Daniele Vecchi, Elementi da prima classe
Irvine Welsh, Tolleranza zero
Irvine Welsh, Fuori area
Irvine Welsh, Acid House
Irvine Welsh, A book of two halves
Irvine Welsh, Refree: Nicholas Royle
Colin Word, Steammin. Journal of a football fan

Negli ultimi anni anche i calciatori si sono messi a scrivere. In questo articolo di Repubblica si fa il punto sulla questione calciatori-letteratura.

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