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A cura di
Stefania Zani

 
 

I pericoli nascosti. Faglie e correnti sotterranee

La geobiologia studia l’influenza dei fenomeni connessi alla terra sulle forme viventi; l’idea di base è che esista una relazione fra le caratteristiche geologiche di un luogo e gli organismi viventi che vi crescono: animali e piante sono in rapporto costante con l’ambiente e vengono modificati dalle forme e dalla natura del suolo.

La scelta del luogo. “Prendi il cavallo, una coperta e in una stagione buona vattene a dormire nel luogo dove pensi di costruire la tua casa, ti accorgerai che le brezze della sera o i venti della mattina spirano in modo particolare.” Così scriveva Leon Battista Alberti nel 1450. Continuando con una serie di consigli e accorgimenti che fanno del suo De re aedificatoria un perfetto manuale di abitare ecologico.

In Oriente, le antiche arti del Feng Shui, in Cina e del Ka So, in Giappone, dimostrano la grande importanza data dalla scelta del luogo e allo studio delle sue relazioni con l’uomo che lo abita. E’ utile ad esempio un’analisi geologica che chiarisca la composizione del terreno.

La sua capacità di smaltire l’acqua piovana, la permeabilità al campo elettromagnetico naturale, la presenza nel sottosuolo di corsi d’acqua, faglie e cavità naturali, la struttura dei reticoli geomagnetici che lo attraversano, un’analisi della radioattività naturale e della presenza di gas radon sono tutti dati di grande importanza se si vuole abitare in un ambiente sano.

L'analisi del sottosuolo. Rispetto all’irraggiamento cosmico si considerano due tipi di terreni: i conduttori e gli isolanti. I conduttori si comportano come degli schermi metallici: assorbono e riflettono le onde, provocando un nuovo campo di radiazioni. Terreni poco adatti dal punto divista del benessere sono quelli composti da argille, marne, fango, gessi fosfatici, strato carboniferi, minerali di ferro.
I terreni isolanti o dielettrici favoriscono invece la penetrazione delle onde a grandi profondità e contribuiscono a creare un ambiente “tonico”. Sabbia, arenaria, ghiaia, terreni alluvionali, calcare sono da preferire per la capacità di non compromettere l’irraggiamento naturale. I corsi d’acqua sotterranei Studi hanno dimostrato che hanno grande influenza sulla superficie. L’acqua, passando fra le rocce, provoca una corrente elettrica proporzionale alla velocità di scorrimento, e l’irraggiamento naturale viene riflesso e modificato. Ciò lascia sugli edifici segni visibili: al di sopra di forti corsi d’acqua compaiono nei muri crepe e fenditure, generalmente verticali, create nel tempo dalla continua vibrazione microsismica; macchie di umidità, che si accentuano dopo una pioggia, sono probabilmente causate dalla sotterranea presenza di acqua che risale capillarmente. Faglie Le rocce che compongono il sottosuolo si piegano e a volte si rompono. Quando una frattura si sposta, si ha una faglia: attraverso la spaccatura possono sboccare facilmente in superficie i gas radioattivi.

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