La
bioarchitettura
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E
in futuro...
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I pericoli nascosti. Faglie e correnti sotterranee La geobiologia studia l’influenza dei fenomeni connessi alla terra sulle forme viventi; l’idea di base è che esista una relazione fra le caratteristiche geologiche di un luogo e gli organismi viventi che vi crescono: animali e piante sono in rapporto costante con l’ambiente e vengono modificati dalle forme e dalla natura del suolo. La scelta del luogo. “Prendi il cavallo, una coperta e in una stagione buona vattene a dormire nel luogo dove pensi di costruire la tua casa, ti accorgerai che le brezze della sera o i venti della mattina spirano in modo particolare.” Così scriveva Leon Battista Alberti nel 1450. Continuando con una serie di consigli e accorgimenti che fanno del suo De re aedificatoria un perfetto manuale di abitare ecologico. In Oriente, le antiche arti del Feng Shui, in Cina e del Ka So, in Giappone, dimostrano la grande importanza data dalla scelta del luogo e allo studio delle sue relazioni con l’uomo che lo abita. E’ utile ad esempio un’analisi geologica che chiarisca la composizione del terreno. La sua capacità di smaltire l’acqua piovana, la permeabilità al campo elettromagnetico naturale, la presenza nel sottosuolo di corsi d’acqua, faglie e cavità naturali, la struttura dei reticoli geomagnetici che lo attraversano, un’analisi della radioattività naturale e della presenza di gas radon sono tutti dati di grande importanza se si vuole abitare in un ambiente sano. L'analisi
del sottosuolo. Rispetto all’irraggiamento cosmico si considerano
due tipi di terreni: i conduttori e gli isolanti. I conduttori
si comportano come degli schermi metallici: assorbono e riflettono le
onde, provocando un nuovo campo di radiazioni. Terreni poco adatti dal
punto divista del benessere sono quelli composti da argille, marne, fango,
gessi fosfatici, strato carboniferi, minerali di ferro. |