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A cura di
Stefania Zani

 
 

Come sfruttare l'effetto serra

I sitemi di utilizzo della radiazione solare si dividono in attivi e passivi. I primi sono formati da elementi tecnologici, come i pannelli solari, che captano l’energia solare e la trasformano in calore.

I secondi, per ottenere un clima accettabile, impiegano la forma stessa dell’edificio, basandosi sull’effetto serra: la radiazione solare penetra attraverso una superficie vetrata e viene assorbita e restituita da un corpo opaco retrostante, in genere un muro o un tendaggio, che, scaldandosi, fornisce una radiazione di intensità maggiore di quella solare di partenza.

L’ intercapedine tra la superficie vertrata e la massa termica può avere varie dimensioni: si va dal semplice muro solare, chiamato muro di Trombe, fino a una serra vera e propria.

Il muro di Trombe è una vetrata che viene sistemata dai 10 ai 20 cm dalla parete che ha la funzione di accumulare il calore. La parete, generalmente dipinta di colore scuro per favorire l’azione solare, è dotata di aperture, in alto e in basso, per permettere il passaggio dell’aria. L’aria calda, che tende sempre a salire, entra in casa passando dai fori superiori, richiamando nell’intercapedine l’aria fredda dell’interno.

D’inverno, le aperure, spalancate durante il giorno, vengono chiuse la sera e, nella notte, la parete restituisce il calore accumulato durante la giornata. D’estate, durante il giorno restano chiuse le aperture e viene invece aperta una parte della vetrata, mentre nelle ore notturne vengono aperti i fori e l’aria calda dell’interno entra nell’intercapedine dall’alto. Si raffredda e ritorna nell’appartamento uscendo dal basso.

 

 

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