Bufalotta: la memoria sepolta

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La grande centralità urbana pianificata a partire dagli anni ’90 si sviluppa accanto all’autostrada A1, nella zona nord-est di Roma, al limite del Grande Raccordo Anulare. Un enorme centro commerciale, uno svincolo e decine di nuove palazzine all’interno di un parco di 160 ettari. Ma dei siti archeologici inseriti nel progetto nemmeno l’ombra. La soprintendenza, ridotta sul lastrico, non può garantirne la tutela. E i costruttori, che sulla carta si erano fatti carico della riqualificazione delle preesistenze, non rispondono


Immagine MAPPA Le nuove centralità urbane
presente e futuro della capitale


I quartieri si sono sviluppati attorno al Grande Raccordo Anulare a partire dagli anni ’90 e formano la base degli interventi del nuovo Piano Regolatore Generale approvato nel 2008. Delle vere e proprie mini-città, in cui dovevano essere decentrati i servizi, ma che assomigliano sempre di più a città-dormitorio

Roma veduta aerea Le Soprintendenze archeologiche
guardiane del territorio a secco


Da Pompei al Colosseo, sono molte le emergenze del patrimonio da tutelare. I numerosi tagli alla cultura hanno ridotto le risorse e il personale destinato alla salvaguardia archeologica. Tanto che i funzionari lamentano: “Noi, i sessantenni, siamo i giovani”

Vista-Aerea_04-porta-di-roma Geofisica e cartografia storica
prevenire è meglio che scavare


Archeologia preventiva: tecniche di ricognizione e analisi sul terreno permetterebbero di sapere prima dove edificare, senza danneggiare i reperti con interventi invasivi per poi seppellire tutto di nuovo. Così si risparmierebbero tempo e soldi. Dal 2005 una legge c’è, ma è destinata solo all’edilizia pubblica

IMG_1881 Il parco archeologico
una promessa mancata


Il nuovo quartiere Parco delle Sabine continua a crescere e gli scavi portano alla luce le strutture di epoca romana. Quelle dovrebbero far parte del parco archeologico come da progetto. Ma che non sarà mai realizzato. Alla richiesta di spiegazioni, tacciono sia il Comune che la Società costruttrice

centro comemrciale porta di roma Un ballo del mattone
lungo 20 anni
TIMELINE


I progetti per l’area dal Piano Regolatore Generale del 1962 ai giorni nostri. Storia di un pezzo di campagna romana che se n’è andato.

large_francesco.di_gennaro "Meglio sepolte"
Quelle rovine
impossibili
da conservare


(Nella foto, il Soprintendente Francesco di Gennaro) Conservare resti fuori terra è costoso e difficile, spiegano dalla Soprintendenza. Spesso non ha alcun ritorno economico né culturale. Colpa anche di una società incivile e disinteressata

doli I doli e la strada
nel parcheggio
del centro commerciale


Enormi giare in terracotta risalenti al V sec. a.C., vengono ritrovati durante i lavori per la realizzazione del primo magazzino Ikea assieme al basolato di una strada romana su due strati. Entrambi vengono conservati nel parcheggio del polo commerciale

IMG_1805 Palazzine costruite
intorno a un nome:
il Giardino di Faonte


“Le Sabine” non è il solo complesso residenziale, nel IV municipio, a essersi sviluppato intorno a un’area di interesse storico. A qualche centinaio di metri dalla Villa di Faonte, in via passo del Turchino, ci sono centinaia di nuovi appartamenti con vista sul parco archeologico in abbandono