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Piccoli
patrimoni dilapidati in gadget
"La nostra paghetta?
E' tutta per la Roma"
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Stimano Totti, perché - sostengono
- "È uno di noi". Tra le tante voci che si rincorrono
tra i supporter romanisti (e che trovano nel piazzale
Dino Viola un humus particolarmente fertile per nascere
e svilupparsi), quella che Totti sia un ragazzo semplice,
estremamente umile e disponibile è una voce che circola
con particolare insistenza. Tanto da far supporre sia
vero.
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Ci credono in molti, comunque. Certo ci credono
loro, Annalisa e Francesca, 16 e 17 anni, studentesse
al liceo scientifico, che considerano il "Bimbo
de oro" un idolo indiscusso. Leggende metropolitane,
pettegolezzi, notizie di avvistamenti dei
campioni a spasso per la città, indiscrezioni
sulle prossime mosse dei Lupi. Circola di tutto
tra i tifosi, velocizzato dai cellulari e amplificato
dalle radio locali. "Noi - racconta Francesca
- ascoltiamo Marione, speaker della trasmissione
'Te la do io Tokyo' di Rete sport, anche in classe.
Ieri, ad esempio, ho sentito che domenica prossima
Totti potrebbe essere al teatro Olimpico per lo
spettacolo di Er Cipolla (il comico Enzo Salvi,
ndr).
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Annalisa e Francesca. Vanno
a Trigoria per stare vicino alla squadra
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"Per il suo compleanno - racconta Francesca - gli abbiamo
spedito un biglietto di auguri. C'era scritto: 'Meriti
il meglio dalla vita. Grazie per le emozioni
che ci dai'. Ma noi non gli vogliamo bene solo perché
è bello, come fanno tante. Per noi, lui è il numero
uno, è vero. In una parola, è il Capitano".
Ma che fatica a 16 anni mantenere le proprie passioni.
"Usiamo la nostra paghetta settimanale - dice Annalisa
- per l'abbonamento, innanzitutto. Ma anche per sciarpe,
guanti, quaderni, portachiavi, magliette, borse, tute,
poster e riviste. Adesso stiamo mettendo da parte i
soldi per Glasgow, dove la Roma disputerà - annuncia
profetica, incrociando le dita - la finale di Champions
league. A proposito - aggiunge - Totti, portaci a Glasgow".
Detestano le ragazze che si spacciano per tifose, ma
che in realtà vanno allo stadio per vedere i giocatori.
"Sono infantili - sentenzia Annalisa - e non
capiscono niente di calcio. A me, se Francesco si mette
con la De Grenet, piuttosto che con la Mazza, non me
importa niente, contento lui…Ma poi, cosa può pensare
Totti di loro? Di certo che sono malate".
(02 gennaio 2002)
inzio
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