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Clicca per ingrandireDisco In piombo, pesa tra 1.1 e 1.5 chili ed è ricoperto di materiale plastico per favorire lo scivolamento sul fondo della piscina senza danneggiarla e ridurne la pericolosità in caso di impatto contro i giocatori.



Clicca per ingrandireMazza La mazza può avere qualunque forma o foggia. L’importante è che possa essere virtualmente inserita in un rettangolo lungo 35 centimetri e largo 10. Sono quasi sempre in legno, pino o abete, o altro materiale omogeneo galleggiante. Il bordo esterno ha una leggera inclinazione a spiovente che consente un migliore sollevamento del disco nei tiri. La parte esterna è invece a forma di uncino per agganciare il dischetto. Naturalmente si usa in modo orizzontale, cioè con movimenti che corrono paralleli al suolo, non in verticale come nel golf. Sul manico c’è una sporgenza dove puntare il pollice, che diventa il punto di forza nei tiri. Non esistono negozi in Italia dove si vendono queste attrezzature, è possibile solo comprarle all’estero o on-line. I giocatori della squadra se le fabbricano da soli comprando tavolette di legno e tagliandole con seghetti alternativi.





Clicca per ingrandireGuanti Va bene un guanto da lavoro, comprato dal ferramenta, ricoperto di silicone o altro materiale antiurto sulla parte esterna. Importante è rivestire bene le nocche tutte le dita fino alle unghie.
Sul palmo del guanto è meglio non spalmare nulla. Vanno meglio di quelli in neoprene utilizzati dai sub perché consentono maggiore maneggiabilità.




Clicca per ingrandirePinne Devono essere a scarpetta chiusa, pieghevoli e flessibili perché quelle rigide possono far male agli avversari. La gran parte degli atleti di tutto il mondo usa le Technisub Ala, considerate "le pinne da Hockey" perché corte e larghe, abbastanza flessibili, di gomma e sufficientemente resistenti; ma sono fuori produzione da anni e quindi di non facile reperibilità.



Clicca per ingrandireMaschera Esistono due teorie, la prima favorisce una maschera di piccolo volume, meno ingombrante nel nuoto e nei rapidi spostamenti del corpo e meno facile da urtare contro gli avversari. La Superocchio è la classica maschera usata da gran parte della squadra Sud Africana che ha vinto 3 titoli su 4 agli ultimi mondiali. La seconda teoria privilegia il campo visivo, con particolare attenzione alla zona superiore ed inferiore. La Reef è la preferita dalla squadra australiana più volte laureatasi campione del mondo.

Lavoro realizzato da Michela Gentili
Ifg Urbino
Aprile 2004