Oggi
l’idrovia tra Padova e Venezia è costruita per poco
più della metà. Dei 27 chilometri dell’ipotetico
tracciato ne sono stati realizzati circa 17: tredici
chilometri partono dall’interporto padovano nella zona industriale
e si fermano a ridosso del fiume Brenta, nella zona di Vigonovo.
Altri quattro e mezzo si spingono dalla laguna fino a Piazza Vecchia
dove l’idrovia all’improvviso scompare. Nel mezzo campi
sconfinati di pannocchie.
Tutte le infrastrutture e i manufatti costruiti
per il funzionamento del fiume artificiale e per risolvere i problemi
di viabilità stanno andando in pezzi, vittime di
ruggine e intemperie. Ne è un esempio la chiusa
che si trova sopra alla conca scavata poco prima che l’idrovia
incroci la statale Romea.
Nata fisicamente a partire dal 1968, in 36 anni
l’idrovia Padova – Venezia è stata costruita
al ritmo di poco meno di 470 metri all’anno:
la lunghezza, tanto per capire, di mezza Piazza San Marco a Venezia.
Se
si ragiona per paradosso, seguendo lo stesso andamento, cioè
procedendo a poco meno di un metro e trenta al giorno, per
costruire il nuovo Passante di Mestre da Mira a Quarto
d’Altino (lungo poco più di 32 chilometri) potrebbero
volerci quasi 70 anni (Clicca
qui per vedere come si è calcolato questo numero).
Inserendolo invece come opera urgente nella Legge Obiettivo, il
Governo ha promesso che i lavori dureranno 4 anni e il Passante
sarà transitabile nel gennaio 2008.
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