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Rotterdam, dov'è?

Situata a sud della capitale Amsterdam, questa città dei Paesi Bassi si trova a 20 chilometri dall’Aia nella provincia dell’Olanda Meridionale. Sorge sulla confluenza tra il fiume Rotte, da cui prende il nome, e la Nuova Mosa.

Vie di comunicazione efficienti

Rotterdam vanta in campo portuale almeno un paio di primati. E’ infatti il primo porto al mondo per volume di merci in transito e il primo porto europeo per i petroli. Questa prosperità è dovuta all’efficienza delle vie di comunicazione, stradali, ferroviarie e fluviali sia verso l’entroterra sia verso il Mare del Nord, da cui la città è distante quasi una trentina di chilometri. La svolta avvenne nel 1872 quando fu aperta la Nuova Waterweg, una grande via d’acqua attraverso cui le navi oceaniche potevano attraccare direttamente alle banchine del portoe.

Merci in movimento

I 12 metri di profondità del canale che porta al Mare del Nord consentono il passaggio di navi pesanti fino a 90 mila tonnellate. Nel 2002 sono passati in questo porto merci per sei milioni e mezzo di TEU. I bacini del porto possono arrivare a ospitare ogni anno quasi 35 mila navi. La Rhinecontainer BV, uno dei principali operatori del settore trasporto container, ha mosso nello stesso anno circa 370 mila TEU sul Reno, di cui 140 mila da Rotterdam ad Anversa, 100 mila nella rotta contraria e 30 mila verso terminals intermedi della rete idroviaria locale.

Bacchetta magica? No grazie

Nei Paesi Bassi non hanno avuto la bacchetta magica per trasformare in successo ciò che in Italia si è risolto in un enorme buco nero divorante denaro. Il segreto di questo sviluppo idroviario sta in una serie di servizi integrati che gli operatori fluviali offrono ai loro clienti. La chiave insomma è un’intermodalità che va in due direzioni: da una parte facili collegamenti con i trasporti su rotaia e su gomma, dall’altra ampia scelta di deposito in piccoli e grandi porti lungo le vie d’acqua. Un risultato che si ottiene sia grazie ai servizi degli operatori commerciali, sia grazie alle altre società a cui sono collegati.

Come funziona

Il piccolo esportatore può contare su un terminal fluviale interno a poca distanza da Rotterdam. Lì avrà in deposito il suo contenitore vuoto che, quando necessario, sarà trasportato su gomma fino alle sue aziende per essere riempito. I containers quindi, sempre su gomma, torneranno al terminal intermedio dove, con altre merci di altre aziende, saranno caricati sulle chiatte e trasportati fino a Rottterdam. Tutto il servizio è fornito dall’importatore, cioè da chi opera nel porto stesso. Arrivate a Rotterdam le merci saranno infine caricate sulla nave marittima a lunga distanza per arrivare a destinazione.

Quanto costa

In scali fluviali – marittimi come quello di Rotterdam gli operatori commerciali sono moltissimi. La lentezza del trasporto merci viene compensata dall’affidabilità del carico, da servizi integrati all’avanguardia e dalla concorrenza che fa scendere i pezzi. Le ditte più importanti possono fornire ai loro clienti collegamenti giornalieri con il porto di Rotterdam. Altri agenti commerciali situati lungo il fiume servono i clienti 4 o 5 volte la settimana. I tempi di viaggio verso la città olandese vanno da uno a tre giorni, ma quasi raddoppiano controcorrente. Più o meno i due terzi del traffico fluviale consiste in carichi pieni di merci, mentre il resto è costituito da container vuoti che tornano alla base. Sulla rotta Anversa – Rotterdam, dove la concorrenza è tra le più agguerrite, le tariffe fios arrivano a circa venti euro per TEU. Nei Paesi Bassi gli agenti fluviali non devono pagare sovrapprezzi per i trasporti pesanti, al contrario di chi opera nel trasporto su gomma e in quello su rotaia, e non hanno alcuna limitazione per i carichi pericolosi

 

 

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