"A Tolentino, il mio primo musical..."

Sono arrivato a Tolentino nell’ormai lontano 1989. Dovevo preparare il primo musical della mia vita – “La piccola bottega degli orrori” – e avevo solo dieci giorni di tempo per le prove.

Ero terrorizzato dall’idea di non farcela. Ricordo ancora le notti insonni a guardare le pareti un po’ squallide dell’albergo dove dormivo. E invece, alla fine, è andato tutto benissimo.

La città infatti si è dimostrata la dimensione ideale per allontanarsi dal caos e concentrarsi bene per la preparazione dello spettacolo. Calma, poche distrazioni, niente traffico, gente accogliente. Prima di venire qua per le prove della Piccola bottega degli orrori non sapevo nulla di Tolentino. Ora, invece, mi fa sempre molto piacere tornarci, per qualche mio spettacolo o per vederne qualche altro.

Penso che per Tolentino sia un grande privilegio avere la Compagnia della Rancia. Il gruppo ha stimolato la passione e la curiosità per il musical e senza dubbio ha contribuito a portare in città dei bei cartelloni teatrali. Ora un po’ in tutte le Marche c’è grande attenzione per il teatro.

Il successo della Compagnia della Rancia è dovuto soprattutto al grande lavoro di Saverio Marconi, di Michele Renzullo e di tutti gli altri amici. Hanno investito tante energie in ottime produzioni con bravi protagonisti. Si meritavano di fare il botto. Ma anche dopo la ribalta nazionale non si sono adagiati sugli allori, hanno invece continuato a fare scelte intelligenti e, soprattutto, non hanno perso la loro “rusticità”.

Giampiero Ingrassia