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Gli
eventi
Come si arriva alla strage
- 7 aprile 1944 - Il giorno della strage
Il 7 aprile del 1944,
giorno del Venerdì Santo, l'intera comunità
di Fragheto, paesino di 70 anime, frazione del comune di Casteldelci,
in provincia di Pesaro Urbino, fu decimata. Durante una rappresaglia
nazifascista furono trucidate 30 persone: uomini, vecchi,
donne e bambini.
Come
si arriva alla strage
Fine
marzo ’44 - Le formazioni
partigiane che operano nella zona dell’appennino romagnolo
si spostano verso il massiccio del Monte Fumaiolo e alle Balze
prendendo il nome di “Brigata Romagna”, che nella
primavera confluirà nell’"Ottava Brigata
Garibalbi” ( circa 850 uomini). Questa si dividerà
in tre reparti. Quella che si insediò nella zona attorno
a Fragheto è comandantata da “Falco” e
comprende 8 compagnie di33 uomini ciascuna. In tutto 250 uomini
circa.
Marzo, aprile -
Flaminio Mainardi, Arturo Emiliani, Bruno Lazzari, dirigenti
del fascio di Pennabilli, si recano molto spesso a Casteldelci
e Fragheto per cercare e catturare i partigiani, con ripetute
perquisizioni nelle case.
2 aprile -
Cinque distaccamenti dell’Ottava Brigata Garibaldi occupano
la cittadina di Sant’Agata Feltria, dove i presidi dei
militi, dei carabinieri e delle forze di polizia furono disarmati.
I partigiani recuperano armi, vestiario e denaro. Catturati
42 uomini tra sottoufficiali e carabinieri del fascio locale.
4 aprile
- I dirigenti fascisti di Pennabilli fanno richiesta ai comandi
di Predappio per un’azione di rastrellamento contro
i partigiani nel territorio compreso tra Sant’Agata
Feltria, Badia Tedalda, Pennabilli, Balze, Casteldelci e Fragheto.
Si parla di oltre 1000 soldati tedeschi e 200 militi della
Guardia Nazionale Repubblicana.
Il
giorno della strage
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