Nessuna giustizia per le vittime

Una strage senza giustizia. Se le grandi stragi nazifasciste hanno trovato giustizia da pochi anni, da Marzabotto a Cefalonia, lo stesso non si può dire per la strage di Fragheto. L'inchiesta, aperta subito dopo la guerra, ha portato a un nulla di fatto e tutti gli imputati furono assolti. Una nuova inchiesta è stata riaperta nel 2006, sessant'anni dopo l'eccidio, dopo il ritrovamento dei fascicoli nell'armadio della vergogna. La verità è rimasta sepolta in questo grande armadio a due ante di legno scuro girato contro il muro, in fondo a un corridoio nascosto, a Roma, nel palazzo del Consiglio superiore della magistratura militare. Dentro un registro di 272 pagine, ci sono i nomi, le date e numeri di protocollo che classificano 2274 fascicoli. Fra questi una decina si riferiscono alla strage di Fragheto.

L'inchiesta è stata riaperta due anni fa. Il comune di Casteldelci si è costituito parte civile. L'avvocato Lorenzo Valenti ha messo insieme i nomi e cognomi dei militari tedeschi che uccisero i 29 abitanti di Fragheto e l'inchiesta è seguita dal procuratore Marco De Paolis della procura Militare di La SPezia. (file dell'istanza che ha fatto riaprire l'inchiesta nel 2006, con tutti i nomi dei presunti responsabili): "L'istanza è stata presentata - spiega l'avvocato Valenti - dopo che sono state fatte approfondite da parte di alcuni storici, grazie alle quali abbiamo potuto rintracciare l'organigramma del battaglione tedesco che operò nelle zone di Fragheto. Dopo due anni dall'apertura del fascicolo non abbiamo avuto nessuna novità. Spero che la procura di La Spezia riesca a trovare qualcuno in vita, ma il tempo trascorso dalla presentazione dell'istanza mi fa ritenere che non ci siano possibilità di rintracciare qualcuno in vita per aprire un procedimento penale".

Ora un altro ostacolo sembra aprirsi. Il fascicolo relativo alla strage si dovrà spostare ad una altra procura militare. La legge Finanziaria del 2007 ha disposto la riorganizzazione delle procure militari italiane e probabilmente quella di La Spezia verrà chiusa: " Dal primo luglio a meno di proroghe i nostri uffici saranno sopressi - sottolinea il procuratore del tribunale militari di La Spezia, Marco Depaolis - I tempi si allungheranno sicuramente. Per Fragheto, poi, noi abbiamo due tipi di difficoltà per le indagini: da una parte non siamo riusciti a individuare nessuno dei responsabili, perchè tutti i ricercati sono nati tra gli anni '10 e gli anni '20. Dall'altra quest'ultimo ostacolo che pone la legge finanziaria sposterà i fascicoli in un'altra procura e questo non farà che rallentare le indagini".



Ascolta l'intervista all' avvocato Lorenzo Valenti, difensore della parte civile nell'inchiesta aperta nell'aprile del 2006 (clicca qui per ascolare il file)

 

Ascolta l'intervista al magistrato Marco De Paolis, procuratore del tribunale militare di La Spezia, titolare dell'inchiesta (clicca qui per ascoltare il file)