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Con chirurgia estetica si indica una branca della chirurgia plastica ma anche, più genericamente, una serie di pratiche chirurgiche che non intervengono su patologie quanto su tessuti di cui il paziente desidera modificare laspetto. Nonostante la chirurgia estetica sia stata utilizzata anche per cambiare lidentità delle persone, modificandone i connotati fisici, molti si sottopongono a disagi e pagano anche somme ingenti semplicemente per essere più belli agli occhi propri e altrui. Il termine chirurgia estetica si riserva generalmente ai cambiamenti della forma e/o della misura del naso, del mento, delle labbra, dei seni, delladdome dei glutei, dei genitali o di altre parti del corpo, attraverso uno o più interventi. Quantunque in molti, chirurghi compresi, possano pensare che tale tecnica sia stata introdotta solo negli ultimi decenni, il termine è lo stesso che si dovrebbe utilizzare anche per molte pratiche tribali antiche e contemporanee quali, per esempio, la modificazione dentale o i piercing di grandi dimensioni che comportano linserimento nel corpo di piattelli labbiali o dischi per i lobi. Anche altre antiche pratiche tribali, come la subincisione e la scarificazione, possono essere considerate forme primordiali di chirurgia estetica. Fra quelle moderne, gli interventi svolti più spesso sono il lifting, la liposuzione, la mastoplastica ridduttiva, la bleroplastica (asportazione della pelle delle palpebre in eccesso) e tutti quegli interventi che vanno sotto il nome di "tecniche di ringiovanimento". Nonostante gli interventi di chirurgia estetica non abbiamo nulla a che vedere con il ritorno al tribalismo e siano invece legati al culto esasperato della giovinezza, essi rappresentano comunque delle forme moderne di modificazione del corpo e di presa di coscienza del proprio essere e della propria immagine. |