Gli Shonen Ai manga
Il fumetto per ragazze e gay

Home

Che anime c'è stasera?

A ognuno il suo fumetto

Shonen Ai

Dal Giappone con furore

Breve storia dei manga

Matite d'Oriente

La censura

Glossario

Links per saperne di più

L'autore del sito

Torna a inizio pagina

 

Quando il gay fa breccia nel cuore della fanciulle

Nato da principio nell'ambito degli shojo manga, intorno agli anni Settanta, lo Shonen Ai si è poi conquistato uno spazio sempre maggiore, diventando col tempo un genere a sè. La prima opera a portare questo nome fu intorno agli anni Ottanta Kaze to Ki no Uta ("Il poema del vento e degli alberi"), di Keiko Takemiya, la cui copertina è visibile nella colonna a sinistra. I primi racconti erano ambientati in luoghi lontani e diversi dal Giappone, perchè questo rendeva alle lettrici più facile seguire con passione le storie, dando più spazio alla fantasia.

Un altro elemento che caratterizza lo shonen ai è la rappresentazione di rapporti omosessuali maschili che ricalcano le caratteristiche ideali dei rapporti eterosessuali:amori assoluti, travolgenti, quasi da favola.

L'omosessualità maschile interessa molto le ragazze giapponesi, che vedono nell'uomo gay un uomo migliore di quello etero. E' un'immagine basata sul classico stereotipo del gay come più vicino alla sensibilità femminile, più facilmente raggiungibile da parte di una donna proprio per la presenza di una concorrenza minore. Un uomo androgino, bellissimo, che nelle storie tende a sottomettere il personaggio dall'aspetto più mascolino, e nel quale le giovani giapponesi amano identificarsi, forse in un sentimento di rivalsa verso una società ancora profondamente maschilista.

In questi manga sono frequenti atmosfere conturbanti, decisamente erotiche, anche con spunti sadomasochistici che però raramente risultano volgari.

Gli Shonen Ai in Italia: un fenomeno in lenta crescita

Il materiale trovabile in Italia è molto limitato. Al di là di poche videocassette edite da Yamato Video, è uscito nelle fumetterie specializzate per la Planet Manga la serie "New York New York", quttro volumi usciti in Italia nel 1999, "Kizuna", otto volumi in corso di pubblicazione e, per la Play Press, "High Life", di Milk Morizono.

Un ottima introduzione (in italiano) al mondo degli shonen ai, è il libro di Veruska Sabucco "Shonen ai - Il nuovo immaginario erotico femminile tra Oriente e Occidente", pubblicato dalla Castelvecchi, di cui qui a fianco è possibile vedere la copertina. La Sabucco è probabilmente l'autorità maggiore in Italia sull'argomento.
E' attiva nella scena italiana yaoi, shonen e slash (vedi glossario) dal 1995. Dal gennaio 2000 è vicepresi-dente dell'associazione "Cultur Club", nata per promuovere la cultura shonen ai e yaoi italiana.

Tra gli anime rintracciabili in qualche fumetteria ben fornita, si segnalano Ai no Kusabi ("Il cuneo dell'amore"), tratto dal romanzo omonimo dell'autrice Rieko Yoshihara; Kizuna ("Kizuna-relazioni"), tratto dal manga dallo stesso titolo, di Kazuma Kodaka; Kusatta Kyoshino Houteishiki ("L'equazione del professore"), sempre di Kodaka; Aoki Okamitachi no Densetsu ("La leggenda dei lupi blu"), Kaze to Ki no Uta ("Il poema del vento e degli alberi"), di cui abbiamo accennato prima.

Shojo con personaggi omosessuali

Sono diversi i fumetti shojo (dunque non shonen ai) che presentano temi gay. Tra questi, ricordiamo la prima serie di Sailor-moon, con il rapporto tra Lord kaspar e Zagar (che nella versione giapponese è un uomo), nella terza con quello lesbico tra Sailor Uranus e Sailor Neptune. Che dire poi del rapporto tra Arthur e Irwin in Georgie, o tra Subaru e Seishiro in Tokyo Babilon.

In Marmalade Boy ("Piccoli problemi di cuore"), poi, uno dei personaggi principali, Satoshi, è gay, e il fatto viene trattato in modo delicato, presentando la sua condizione come una delle tante possibili.