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Le tifose restano al di là dei cancelli, ma a Trigoria chi entra?
Bariste e cameriere, fuori!
Dentro solo amiche e "figlie di"

 

Vietato l'ingresso alle non raccomandate. Il cartello fuori non c'è, ma dentro al Fulvio Bernardini vige questa legge. Rigidissima. A farla rispettare c'è la signora Fioravanti, responsabile del centro sportivo, nonché cognata del presidente Sensi.
Quella di Rita, 40 anni ancora da compiere, non
si può chiamare denuncia, ma dice chiaro ugualmente come stanno le cose.
Il bar del centro sportivo

Lei, dal 20 maggio al 20 luglio, è stata la barista dell'esclusivo bar Trigoria. "Segnalata" da un amico, è andata per due giorni e c'è rimasta due mesi, sapendo da subito che non sarebbe stata adatta per quel posto. La signora Fioravanti voleva un uomo.
Parliamo di donne. Da privilegiata, con accesso libero a Trigoria, fuori ce se sono tante, ma dentro chi entra?
Ci sono le ragazze che lavorano negli uffici, una cinquantina forse, e quelle di Roma Channel.
E lei, perché non lavora più lì?
La signora Fioravanti non ha più voluto donne al bar. Me ne sono dovuta andare per questo, non perché io non andassi bene. E come per me, stessa sorte è toccata alle donne che prestavano servizio in cucina, tra cui la cuoca e la ragazza che serviva in sala, Annalisa. So che sono state licenziate anche loro. Ufficialmente perché non c'erano i "fondi", ma se così fosse stato, perché assumere un ragazzo al bar e mandare via Annalisa, che lavorava lì da due anni? Potevano spostare Annalisa al bar.
Quale è stato il vero motivo, allora?
La signora Fioravanti voleva esclusivamente uomini, almeno per quanto riguardava il servizio di bar e sala. Fatto sta, che le donne sono andate via e gli uomini sono rimasti.
La chiama discriminazione?
Mah, pare che la ragazza che c'era prima abbia creato dei problemi. Si racconta di una storia con un calciatore, ma non so quanto ci sia di vero.
La politica del personale della Fioravanti vale solo per cameriere e barriste, o anche per le ragazze che lavorano in amministrazione?
Lì le impiegate ci sono. È anche vero, però, che tra le impiegate ci sta la nipote di Viola, la cugina di quella, la sorella di quell'altra. Lì, il discorso è un po' diverso. Per il resto poi, sono tutti uomini. Ci sono le donne delle pulizie, ma loro devono arrivare molto presto la mattina e andarsene prima che entrino i giocatori.
Un bunker super-sorvegliato.
È anche colpa di Capello. Soprattutto quando c'è doppio allenamento, mattina e pomeriggio, non vuole distrazioni per i giocatori. Se entra l'ospite, fa la foto, chiede l'autografo… Capello è molto fiscale in queste cose e non guarda in faccia a nessuno. Ma se conosci una persona che ti fa entrare, entri.
Anche se conosci un ragazzo tipo Valerio, che sta in portineria?
Valerio? Non lo so quanta voce in capitolo possa avere. Però, so che i ragazzi del ristorante hanno fatto entrare parecchie persone.
Oltre alle dipendenti, chi entra a Trigoria?
Mogli e fidanzate entrano tranquillamente. Anche con tutta la famiglia al seguito. C'è Totti che porta la cognata, la nipotina, l'amico, l'amichetto.
E le amichette?
No, c'è un amico che è sempre con lui. Ragazze, a parte le mogli, non ne ho mai viste.
Le ammiratrici, comunque, rimangono sempre fuori.
Sì, quelle sì. Tranne le ammanicate. Ricordo quando entravo e uscivo da lì: mi guardavano con odio, d'altronde l'ho fatto anch'io. Anch'io andavo fuori dai cancelli e aspettavo i giocatori.
Come sono questi campioni nei momenti di relax?
Quello che se la tira più di tutti è Batistuta e, infatti, tutto l'amore sviscerato che avevo per lui è svanito. Ti snobba proprio e non è affatto come vuole far credere dalle interviste.
Di cosa parlano davanti al caffè?
Di quello di cui parlano tutti al bar.
Di donne?
Ho sentito solo Zanetti farlo, ma lui è uno che sa approfittare delle situazioni. Francesco, invece, è stupendo.
Stupendo?
È il ragazzo che puoi incontrare la mattina in un qualsiasi bar. Non è il Totti campione. E poi è educatissimo.
Che prende Totti al bar?
Non fa mai colazione, probabilmente mangia a casa o si ferma da qualche altra parte. Il pomeriggio invece veniva per il "gelatino". Domandava sempre: "Che me prendo?". E io: "E che ne so".
Che mi dice delle mogli, invece?
La moglie di Delvecchio mi è piaciuta molto. La moglie di Batistuta è proprio come il marito.
Una presenza fissa?
I figli di Aldair. Tutto sommato, è un ambiente familiare. È stata un'esperienza meravigliosa.
Il ricordo più bello?
L'abbraccio con Montella il giorno di Roma-Parma. Quando ha saputo che compivamo gli anni lo stesso giorno, il 18 giugno, mi ha voluto abbracciare. Gli ho chiesto la maglia, ma poi loro sono andati in ferie e io sono stata licenziata. Volendo, potrei tornare a prendermela, ma non mi va di scocciare più di tanto. Va bene così.
Di chi si ricorda il "solito"?
Batistuta prendeva sempre il caffè macchiato; Tommasi, macchiato al vetro; Zago macchiato. Montella prendeva il caffè solo il mercoledì, dopo pranzo. Il giorno della partita, bevevano esclusivamente acqua. Sono molto attenti e molto seguiti in questo.
Un bar anomalo.
Potevo servire coca-cola solo senza caffeina, anche ai ragazzi della primavera. Gli alcolici non esistevano.
Un bar speciale.
Forse lo è stato per me.

 

(02 gennaio 2002)

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