Girano parecchie ragazze da queste parti. Che
ci fanno?
Aspettano i giocatori, cos'altro? Di sicuro fanno
sega a scuola perché vengono sempre con lo
zaino. Arrivano a gruppetti di tre o quattro e
se ne stanno qui fino a quando non escono i giocatori
dall'allenamento. Poi chiedono autografi, foto,
urlano, fanno le pazze…
Che tipe sono?
Mah, hanno in media quindici, sedici anni. Sono
ragazze normalissime, che vestono in jeans e giubbetto.
Qualcuna è un po' più tirata, ma generalmente
non si vede niente di particolarmente appariscente.
Adesso, ad esempio, indossano tutte pantaloni
scoloriti e strappati come va di moda.
Piccole, dunque.
La maggior parte sì. Poi ci sono quelle più grandi,
ma loro non fanno casciara. Stanno da un
parte e guardano.
Puntano, cioè.
Sì, ma i giocatori non se ne accorgono proprio.
Escono e se ne vanno, ma loro so de coccio.
Vengono per il giocatore o per la squadra?
Macché squadra, per il giocatore. Qua, una volta
usciti Totti e Batistuta, il 90 % della gente
se ne va. Restano giusto i bambini.
Portano dei regali?
Si, ma i giocatori li buttano dentro la macchina,
senza perderci troppo tempo. Li ricevono soprattutto
i più gettonati: Totti, Montella, Batistuta. A
settembre, per il compleanno di Totti, è venuta
un sacco di gente a portagli qualcosa. Alcuni
li ho presi io, altri glieli hanno consegnati
di persona.
In percentuale, quante donne e quanti uomini
vengono a Trigoria?
Settanta percento donne, 30% uomini. Tutte innamorate
di qualcuno. Si, tutte.
Cosa vogliono sapere da lei?
Se il loro giocatore preferito è già entrato,
se è uscito, dove si trova in quel momento, dove
ha parcheggiato, da dove esce, come era vestito.
E poi "è vero che si è fidanzato con quella?",
"è vero quello che si dice in giro?". Loro credono
che stando qui, sappiamo tutto di tutti. Ma poi,
a me che me frega?
La curiosità è femmina.
Altroché!
Se ne ricorda qualcuna che l'ha colpita per
un qualche motivo?
L'anno scorso, ad esempio, ce n'era una che stava
tutti i giorni qua. Mattina, sera, pomeriggio;
pioveva, diluviava, lei stava sempre fuori dal
cancello. Avrà avuto 16 anni e, ormai, la conoscevano
tutti, anche i giocatori. Quando, usciti dagli
spogliatoi, si accorgevano di lei sospiravano:
"Ma che ci sta quella? Oddio…". Stava
sempre qui, tutti i giorni. Anche se la squadra
non si allenava, lei veniva lo stesso. Stava piazzata
lì, e niente e nessuno la spostava. Non solo,
andava anche allo stadio e all'aeroporto a rincorrere
la squadra. Era fissata. Di sicuro aveva lasciato
la scuola, ma forse quest'anno l'ha ripresa: non
si vede più da queste parti. Però, daje oggi,
daje domani, è diventata amica di tutti, quasi
una mascotte.
Scopo raggiunto, allora?
In realtà, non è che i giocatori fossero proprio
contenti di incontrarla. Era, come dire, un po'
invadente: saliva sulle auto dei giocatori, gli
entrava dal finestrino, gli toccava i capelli,
gli toglieva gli occhiali dal sole, se li baciava…
Qui a Trigoria, la chiamavamo tutti "Mucca pazza".
Andava pure sotto casa di Totti, tanto che anche
la madre e il padre di Francesco non ne potevano
più. Quest'anno, invece, c'è un'altra ragazza
che viene quasi tutti i giorni. Sta in fissa con
Cassano, ma è molto più carina dell'altra: è alta,
bionda.
Ha mai conosciuto una ragazza per lei?
Preferisco di no, meglio evitare. La società non
vuole che diamo troppa confidenza alla gente.
Magari poi pensano che li fai entrare… I tifosi
che arrivano da altre città si sorprendono sempre
di come funzionano le cose qui a Trigoria. Mi
dicono che loro possono tranquillamente raggiungere
il parcheggio dei giocatori, fare le foto e prendersi
gli autografi. Qui invece è impossibile entrare.
Di solito ci rimangono parecchio male.
Sua sorella ce la farebbe venire insieme alle
amiche a Trigoria?
Assolutamente no. Forse una volta a settimana,
giusto se non ha niente da fare. Ma nemmeno, cosa
verrebbe a fare? Qua non si ottiene niente. La
mattina, poi, non esiste. Lasciare la scuola per
venire qua mi sembra una stupidaggine. E anche
bella grossa. A dirla tutta, è proprio una stronzata.
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