Antimo Vallifuoco, al Minicapo (Oristano)

 

 

 

Fare l' eremita tra foresta e mare

La parola d’ordine è partire. Per imparare bisogna andare dove le onde ci sono tutti i giorni, sotto casa. Provare, provare, provare.

Per quanto in Sardegna le onde siano più frequenti rispetto alle altre regioni del Mediterrano, non sono costanti e questo vuol dire rinunciare a molto tempo libero, “perché – spiega Antimo – quando ci sono onde le insegui, ti sacrifichi. Per non parlare delle delusioni: magari arrivi e scopri che le onde non ci sono.

Antimo ha viaggiato molto, Francia, Spagna e Portogallo e Costarica, dove è rimasto tre mesi di fila. “Mi arrangiavo – racconta - facendo lavoretti saltuari, vivevo in campeggio se non c’era nessuno che mi ospitava per dormire. Partivo con molte tavole per poterne vendere qualcuna. Con 300 dollari riuscivo a campare anche un mese".

Una passione impegnativa, non ha proprio mai pensato di smettere? “No – è categorico - al massimo ho pensato di trasferirmi in un posto caldo dove farlo tutti i giorni, ma non l’ho fatto perché ho pensato che la vita da eremita in mezzo alla foresta mi avrebbe annoiato a lungo andare. E poi avevo nostalgia degli amici. Ma appena tornavo a casa, bastava una settimana e mi pentivo”.

Viaggiare ha plasmato Antimo, lo ha reso più malleabile, facilmente adattabile a qualsiasi situazione. Ma caratterialmente non è cambiato. Cammina e si muove lento, tranquillo. Atteggiamenti gentili e disponibilità farebbero pensare a una persona calma e accondiscendente. “Tutt’altro – smentisce - sono irrequieto in acqua come nella vita di tutti i giorni. A volte capita che litighi in mare, sono un rompiballe, parto sempre per primo e se qualcuno mi parte davanti gli urlo contro di uscire. Poi adesso che siamo in tanti la situazione è diventata più tesa, le onde non bastano per tutti”.