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Tutti i gladiatori ci sperano: essere atleti di un nuovo
sport nato proprio nella loro arena. “Il nostro obiettivo
– dice Ferox – è far nascere una forma ludica
sportiva riconosciuta. Un po’ come è successo negli
altri sport: prima si stabiliscono delle regole in base alle quali
si confrontano delle squadre che poi formano una Federazione”.
E loro, i primi atleti del nuovo sport, potrebbero diffondere il
loro sapere. “Tante volte, scherzando, ma fino a un certo
punto – ammette Celticus – diciamo che tra dieci
anni saremo in altre regioni del mondo in scuole fondate da noi
dieci che siamo stati i primi. A me piacerebbe farlo in
Scozia”. Sogni, desideri, ma qualcosa di concreto è
già stato fatto. Phoenix è il più realista:
“È una cosa nuova, cresciuta sull’onda dell’entusiasmo
del film “Il Gladiatore”. In realtà non conosciamo
neanche noi le nostre potenzialità. In un anno abbiamo fatto
molti passi in avanti. Molti vorrebbero copiarci”. I gladiatori
si preparano alla sfida più grande: uno sport conosciuto
in tutto il mondo, come il vecchio impero romano.
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