L'ultimo
attacco in ordine di tempo è datato 10
maggio 2000 e ha avuto come bersaglio
Hotmail. Alcuni hacker sono riusciti ad
infiltrarsi nella banca dati del sistema
mettendo in pericolo la privacy di
milioni di utenti del Web. Questa volta
hanno usato il javascript. Ma
in fondo non serve essere dei pirati del
Web per accedere alle mailbox e sbirciare
la corrispondenza degli altri. Trovare un
sistema per violare la posta
nellera di Internet, non è poi
così difficile. Ma soprattutto, è
possibile riuscirci senza correre il
rischio di essere scoperti. A rendere
così semplici le incursioni nella
privacy altrui sono le falle presenti nei
sistemi usati per spedire la
corrispondenza elettronica. Restano poche
possibilità per difendersi. Ad offrirle
è la Rete stessa.
Non che le leggi in
materia non esistano. Ma la difficoltà
di rintracciare un incursore è
oggettiva. E soprattutto per molti
Governi legalizzare software che
contribuiscono a difendere il diritto
alla privacy è considerato unarma
a doppio taglio. Perché, se da una parte
tutela il cittadino che vuole
semplicemente mettere in pratica il suo
diritto costituzionale alla riservatezza,
dallaltro potrebbe diventare uno
strumento per compiere atti illegali in
totale anonimato.
maggio 2000
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