Non mette
tutti daccordo. Soprattutto
in America. Ma la
possibilità di inviare e-mail o
navigare coperti
dallanonimato è una delle
soluzioni messe a disposizione
dal Web per difendere la propria
privacy. Ad offrirla sono i
cosiddetti Anonymous Remailer,
servizi informatici che
consentono di inviare messaggi di
posta elettronica senza che il
ricevente possa conoscere
lidentità di chi li ha
mandati.
"Un
uso intelligente della Rete
consente a chi lo vuole di
rendere note al mondo le proprie
iniziative e opinioni, in barba
ai divieti e alle censure che
Stati totalitari o democratici o
gruppi di potere cercano di
imporgli". Sono le parole
T.H.E. Walrus, autore di una guida sugli
anonymous remailer tradotta
in italiano sul Web.
Questi
servizi sono gestiti da esperti
informatici che vogliono offrire
agli internauti una possibilità
di mantenere la propria privacy
in Rete. Ecco perché sono
forniti in modo gratuito.
Come
funziona un anonymous remailers
Ce ne sono di diversi tipi. E
garantiscono differenti livelli
di sicurezza (vedi la guida
sopracitata di Walrus). Tra i
più affidabili ci sono quelli
che usano il sistema di
crittografia Pretty Good Privacy
o PGP. In
pratica il compito di un
anonymous remailer è quello di
rimuovere e sostituire gli hader,
ossia quegli elementi utili a
identificare il mittente, prima
di inviare un messaggio. Con
questo sistema, le-mail
viene inviata al destinatario con
un indirizzo fittizio. Il
procedimento funziona anche nel
senso inverso: il servizio gira
la risposta eventualmente
ricevuta al reale indirizzo del
mittente.
"Usare
gli anonymous remailer - spiega
Federico Guerrera, esperto
d'informatica - può servire. Ma
un hacker bravo riesce comunque a
trovare il sistema per violarli.
E come per i virus. Quando ne
esce uno, contemporaneamente
viene fuori anche l'antivirus. E'
un po' una corsa a chi arriva
prima". Cosa resta da fare?
"Alla fine la soluzione più
tradizionale ma anche più
efficace per tutelarsi è quello
di cambiare spesso
password".
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