I finanziamenti illeciti della Cdu: una questione europea |
L'ora
dei conti con Vaduz: Lo scandalo
dei finanziamenti illeciti alla Cdu ha riportato a galla un
vecchio attrito fra il Governo di Berlino e il principato
del Liechtenstein, da sempre considerato uno dei
principali approdi dei capitali in fuga dalla Germania e
da mezza Europa. Proprio per i forzieri del principato incastrato fra l'Austria e la Svizzera sarebbero passati diversi milioni di marchi destinati a finanziare la Cdu, dopo essere transitati, e lievitati, in società di comodo. Compreso il denaro proveniente dal gruppo petrolchimico francese Elf Aquitaine e quello dall'Assia. E tra gli avvocati di Vaduz messi sotto accusa ci sarebbe anche un amico personale di Helmut Kohl, Herbert Batliner. Non appena
il settimanale tedesco Der Spiegel, alla fine del '99 ( Non c'era, in realtà, bisogno di questi ultimi scandali per dimostrare che il Liechtenstein è una spina nel fianco per il fisco tedesco. Ogni anno magliaia di ricchi cittadini della Repubblica federale riescono a non pagare le tasse dirottando i propri redditi nelle casse del principato. Un fenomeno che, recentemente, si è intensificato. In Svizzera, infatti, le ultime riforme legislative hanno fatto breccia nel segreto bancario, e quello che veniva da sempre considerato il rifugio degli evasori fiscali, adesso viene percepito come un Paese a rischio. Meglio, allora, puntare sul Liechtenstein dove gli istituti di credito appaiono ancora impermeabili a qualunque indagine finanziaria. |
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