I finanziamenti illeciti della Cdu: una questione europea |
1995 - I pubblici ministeri di Augusta, nel Sud della Germania, avviano un'inchiesta su una donazione fatta ai cristiano democratici di Kohl dal venditore d'armi Karl-Heinz Schreiber nel 1991. 28 ottobre 1999 - I Socialdemocratici lanciano una loro propria inchiesta sulle voci che vorrebbero le donazioni legate alla vendita di componenti di carri armati all'Arabia Saudita un anno dopo e indagano anche sul sospetto che la vendita della raffineria di petrolio della Germania dell'est 'Leuna' alla francese 'Elf', all'inizio degli anni '90, sia stata accompagnata da tangenti ai politici tedeschi. 4 novembre- Il pubblico ministero di Augusta emette un ordine di arresto per l'ex tesoriere della Cdu Walther Leisler Kiep con l'accusa di evasione fiscale: avrebbe ricevuto da Schreiber e tenuto per sé donazioni di un milione di marchi (un miliardo di lire) per la campagna elettorale. 5 novembre - Kiep si costituisce. Nega le accuse e si giustifica dicendo che ha depositato il denaro in un conto fiduciario a beneficio della Cdu. Viene rilasciato su cauzione. 8 novembre - Kohl afferma di non spere nulla sulle donazioni per la campagna elettorale del 1991. "Non so niente di questa faccenda, né ne sa qualcosa la leadership politica del partito". 9 novembre - Tra George Bush e Mikhail Gorbaciov, Kohl celebra il decimo anniversario della caduta del muro di Berlino e viene festeggiato come un eroe. 17 novembre - Il pm di Augusta interroga Kiep. 22 novembre - Kohl nega di aver ricevuto tangenti per dare l'assenso all'esportazione dei carri armati in Sud Arabia. 24 novembre - Kohl fa un drammatico appello in parlamento perché venga fatta chiarezza sul suo conto prima di Natale. 26 novembre -L'ex responsabile delle campagne elettorali della Cdu, Heiner Geissler, ammette che ci sono stati conti segreti del partito per finanziare i le federazioni locali. 30 novembre - Per la prima volta, Kohl ammette di aver utilizzato un sistema di conti segreti per ricevere contributi per la campagna elettorale, ma nega di aver ricevuto tangenti. 2 dicembre - Il parlamento tedesco vota all'unanimità per l'apertura di un'inchiesta ad ampio raggio sullo scandalo dei fondi neri per le campagne elettorali, in particolare con riguardo alla possibilità che i contributi abbiano influenzato decisioni governative e privatizzazioni. 6 dicembre - Il vertice dei cristiano democratici sottopone Kohl a sei ore di interrogatorio, ma ottiene poche risposte. 13 dicembre - Kohl diserta per la prima volta in trent'anni un congresso della Cdu. 16 dicembre - Nella sua prima dettagliata intervista sullo scandalo Kohl ammette di aver fatto degli errori, ma afferma di non essere mai stati corrotto. Spiega inoltre che i fondi segreti servivano per aiutare il partito nell'ex Germania dell'Est, ma rifiuta di fare i nomi dei finanziatori occulti. 20 dicembre - Il ministro della Giustizia Herta Daeubler-Gmelin accusa Kohl di aver deliberatamente infranto la legge per anni, quando era la potere. 23 dicembre - Kohl rifiuta di rivelare anche al suo partito i nomi dei finanziatori occulti. 29 dicembre - Il pubblico ministero di Bonn annuncia l'apertura di un'inchiesta a carico di Kohl. 2 gennaio 2000 - Lo scandalo dei fondi neri coinvolge anche Wolfgang Schaeuble. 3 gennaio - Il tribunale di Bonn apre ufficialmente l'inchiesta. L'accusa è malversazione e si riferisce ai finanziamenti illeciti della Cdu. 4 gennaio - La direzione del partito rinnova la sua fiducia a Schaeuble che non si dimette e invita Kohl a lasciare la presidenza onoraria. 10 gennaio - Schaeuble ammette di aver ricevuto 100 milioni di lire da Karl-Heinz Schreiber. 14 gennaio
- La Cdu dell'Assia ammette di avere quasi dieci miliardi
di fondi neri depositati all'estero. 17 gennaio - Manfred Kanter, ex-ministro della Giustizia e a lungo numero uno della Cdu dell'Assia, si dimette dal Bundestag. 18 gennaio
- Kohl si dimette da presidente onorario della Cdu. 20 gennaio
- Si suicida Wolfgang Huellen, direttore dell'ufficio
gestione finanze del gruppo Csu-Cdu al Bundestag. 21 gennaio
- Roland Koch, presidente dell'Assia, annuncia che non si
trovano le tracce di 4 dei dieci miliardi depositati all'estero. 22 gennaio - La tv pubblica tedesca Ard, in collaborazione con France 2, danno notizia dell'affare Elf-Leuna e del coinvolgimento di François Mitterand. 25 gennaio - I revisori della Ernst&Young, incaricati di fare luce nella contabilità del partito, scovano 11 miliardi di provenienza misteriosa. 26 gennaio - Si dimette il ministro delle finanze del Nord Reno Vestfalia Heinz Schleusser per lo scandalo dei voli pagati pagati ai politici della Spd dalle banche pubbliche. 27 gennaio - Koch corregge i conti: i fondi neri dell'Assia raddoppiano, sono quasi 20 miliardi e di 8 non si trova più traccia. 28 gennaio - Sondaggio: Cdu al 32%, Spd al 41. 29 gennaio
- Viene alla luce la pista che porta fino in Paraguay. 15 febbraio - Wolfgang Thierse, presidente del Bundestag, annuncia che la Cdu dovrà rimborsare 41 miliardi di lire. 16 febbraio - Schaeuble si dimette da presidente della Cdu e da capogruppo della Cdu-Csu al Bundestag. 25 febbraio - Il parlamento estende la sua inchiesta anche alla Spd. 28 febbraio - Friedrich Merz viene eletto capogruppo della coalizione Cdu-Csu al Bundestag. 10 marzo - Kohl annuncia di aver raccolto 5,9 miliardi con una colletta fra magnati dei media e industriali per aiutare la Cdu. 28 marzo - Angela Merkel viene proposta dalla dirigenza della Cdu alla guida del partito. 11 aprile - Il congresso della Cdu elegge Angela Merkel presidente del partito col 95,9% dei voti e un'ovazione di sei minuti. |
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