Il
bioarchitetto
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E
in futuro...
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L'architettura secondo Sasso "La disgregazione di gran parte dello spazio urbano contemporaneo e la conseguente mancanza di senso di appartenenza per quanti ci vivono e lavorano sono da tempo sotto gli occhi di tutti: l'organicità che connota i centri storici - generata da elementi che, basati sulle risorse specifiche del luogo e su una condivisa visione del mondo, 'automaticamente' si ponevano in relazione - è oggi un fenomeno che sembra irripetibile e anche edifici architettonicamente validi non riescono a risolvere un insieme cacofonico, rozzo insensato". Questo lo sfogo di Ugo Sasso, e queste anche le premesse per capire il suo pensiero. Perchè
bioarchitettura significa molto di più che costruire in modo biocompatibile
ed ecosostenibile. "L'amianto
ad esempio è ecosostenibile ma non biocompatibile, per il legno
vale l'opposto: è sicuramente biosostenibile ma non biocombatibile,
basta guardare alle foreste Amazzoniche e al loro disboscamento
selvaggio".
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