Ogni
notte racconta
una storia
Gianluca
Cantarella, 23 anni, salernitano, per gli amici “Paperino”.
Un Paperino metropolitano.
Di giorno studente universitario, di notte portiere di un albergo
per la gioventù. Un ostello, crocevia di giovani con zaino
in spalla, affamati di vita e
di cultura. Un palcoscenico su cui si avvicendano diversi attori.
La notte di Gianluca inizia qui. Una saletta illuminata in modo
soffuso. Una scrivania. Un computer. Chiavi. E una musica leggera
in sottofondo che increspa il silenzio, prima
di lasciare il posto al ticchettio frenetico della sveglia.
Notti lunghe quelle di Gianluca, a incrociare i passi di ragazzi
come lui. Notti trascorse senza voci,
ad aspettare un citofono che suonerà, ad ascoltare tante
e diverse storie, accese dalle
tinte forti di ogni bandiera del mondo. Lui, complice di amori clandestini,
“padrino” di storie sbocciate, confidente di amori finiti.
Tutt’intorno
il buio, il silenzio di un quadriportico del XVII secolo. Una quiete
che ha il sapore d’altri tempi.
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