Map e Musp, nuovi vocaboli per dire ‘casa’ e ‘scuola’


Pubblicato il 17/04/2012                          
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L’emergenza ha portato a L’Aquila nuove parole che ormai sono entrate nel vocabolario quotidiano dei cittadini del capoluogo abruzzese. Sono le sigle che indicano le strutture temporanee create per accogliere gli studenti e gli sfollati e determinare il grado di inagibilità delle case di proprietà.

MUSP: Moduli a uso scolastico provvisorio. Strutture prefabbricate destinate a sostituire temporaneamente gli edifici scolastici danneggiati dal sisma. In tutta la zona colpita dal terremoto ne sono stati costruiti 31. In totale possono ospitare 6.569 studenti.

 

MAP: Moduli Abitativi Provvisori. Case prefabbricate destinate a ospitare temporaneamente le persone che non hanno più un’abitazione. A seguito del terremoto del 6 aprile, nell’area dell’Aquila sono stati costruiti 3500 moduli per un totale di 7.000 persone. Sono strutture costruite in legno massello o con pannelli coibentati. Possono essere di varie metrature, a seconda del nucleo famigliare che ospitano.

 

PROGETTO C.A.S.E.: Complessi antisismici sostenibili ecocompatibili. Sono appartamenti destinati ad accogliere temporaneamente i cittadini senza più una casa. Queste strutture sono state costruite con materiali tecnologici e volti al risparmio energetico. Sono stati realizzati circa 4.500 abitazioni che possono ospitare più di 15.000 persone.

 

CLASSIFICAZIONE CASE (A,B,C,D,E,F):

- Categoria A – Edificio agibile: L’edificio può essere utilizzato in tutte le sue parti senza pericolo per la vita dei residenti.

- Categoria B – Edificio temporaneamente inagibile: L’edificio è in parte inagibile, ma è sufficiente eseguire i lavori di pronto intervento per poterlo utilizzare in tutte le sue parti, senza pericolo per i residenti.

- Categoria C – Edificio parzialmente inagibile: Parti limitate dell’edificio possono comportare un elevato rischio per i loro occupanti.

- Categoria D – Edificio temporaneamente inagibile: Il giudizio di agibilità è incerto. Si dovrà fare un sopralluogo più approfondito, fino a quel momento l’edificio è dichiarato inagibile.

- Categoria E – Edificio inagibile: C’è un grave rischio che può essere strutturale, non strutturale o geotecnico. La riparazione richiederà un progetto di un tecnico per il ripristino o il rinforzo della capacità portante dell’edificio.

- Categoria F – Edificio inagibile: C’è un grave rischio esterno anche senza danni consistenti all’edificio. Gli edifici della categoria F sono strutture che non hanno subito gravi danni ma che si trovano in una zona di pericolo perché nelle vicinanze di altre costruzioni a rischio crollo.

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