Fidenae risorge nel parco delle Sabine


Pubblicato il 30/04/2012                          
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ROMA – I reperti erano già visibili: resti di ville, dei casali. Ma su quello che è stato trovato durante gli scavi del Parco delle Sabine si è detto poco o niente. La Soprintendenza non ha specificato di cosa si trattasse, e il materiale non è ancora consultabile perché non pubblicato, a detta del soprintendente Roberto Egidi. L’unica cosa certa è che vi è stato ritrovato il mosaico, che abbellisce ora il centro commerciale Porta di Roma.

Un articolo del 2005 del Corriere della Sera, firmato Paolo Brogi, spiega più nel dettaglio cosa è stato trovato nella tenuta Redicicoli, una delle tante in cui era suddivisa l’area e che ora si chiama Parco delle Sabine. “Una necropoli rilevante, quella di Fidene, antica cittadina dei Latini e più tardi «municipio» romano: una necropoli a lungo cercata e oggi finalmente localizzata. E poi una rete di strade romane suburbane che portavano verso Sabina e Castelli, compreso un tratto in basolato lungo cento metri. In più alcune ville romane, di cui una munita di un acquedotto locale sotterraneo lungo un chilometro. E ancora: una «mansio-statio», un’osteria che fungeva anche da lupanare, con tre mosaici policromi e uno bianco; un complesso idraulico, probabilmente un santuario, con resti di vasche e tubature, più alcune statue di età imperiale; un tesoro di 144 monete imperiali; una «stipe votiva», le fosse in cui venivano gettate le offerte per le divinità, che ha restituito 600 oggetti di terracotta”.

Tutto ricoperto e trasportato via, nonostante le dichiarazioni entusiaste della società costruttrice: “Naturalmente – spiegava Claudio Toti, ingegnere responsabile della Lamaro Appalti – ci siamo fatti carico dei lavori per la valorizzazione delle scoperte archeologiche e siamo disponibili ad allestire anche una struttura museale”. Contentezza anche in Soprintendenza, come prova la dichiarazione di Maria Grazia Tomei, funzionaria per il IV municipio: “L’idea su cui lavorare è quella di un parco archeologico vero e proprio. Nel verde e dentro un’area che nasce con una vocazione commerciale e residenziale”. Un parco mai realizzato, benché inserito nel progetto. Peccato che gli abitanti del quartiere non sappiano minimamente quali “meraviglie” nasconda il loro quartiere.

Un commento to “Fidenae risorge nel parco delle Sabine”

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