La decontaminazione delle acque del Cisam: operazione trasparenza

SAN PIERO A GRADO - Per decontaminare le acque della piscina di raffreddamento del reattore del Cisam è stato disposto un impianto ad hoc all’interno del centro. Trami te un tubo a doppio spessore, il liquido è stato trasferito a un serbatoio di lavorazione, passando prima per un sistema di filtraggio che riduce la concentrazione di radionuclidi. Da qui si è passato direttamente all’evaporatore che divide i materiali radioattivi dalla parte rilasciabile. Il concentrato di sostanze radioattive rimasto nell’impianto di distillazione è stato condizionato, ovvero stoccato in contenitori metallici all’interno di una malta cementizia che lo isola dall’esterno. I fusti sono stati immagazzinati al Cisam, in un deposito temporaneo.

L’acqua depurata, invece, è stata in seguito convogliata provvisoriamente in cisterne in vetroresina, in modo da permettere a Enea i prelievi per le analisi delle sostanze presenti e la verifica del rispetto dei limiti per il rilascio nel canale dei Navicelli. Una volta passati i controlli, è avvenuto il trasporto tramite autocisterna fino al punto di scarico, che si trova nel depuratore di Pisa Sud, dove l’acqua è stata rilasciata nella vasca di clorazione del depuratore. Da qui è passata in un fosso che si immette direttamente nel canale dei Navicelli in modo che fosse diluita sia dallo scarico del depuratore stesso che dalle acque superficiali del fosso.

Tutte le analisi effettuate dal Cisam per valutare l’impatto ambientale dello scarico, insieme a quelle di Arpat e di Enea, sono disponibili online.