Approfittando di una trasmissione della Pbs dedicata al conflitto di interessi, il New York Times stronca l’informazione in Italia. Sparando nel mucchio. In questo articolo, Alessandra Stanley scrive: “Con poche eccezioni, i media italiani non sono corretti, obiettivi o tenaci. Erano rumorosi ma allineati sotto i precedenti governi, e oggi sono ancora meno preparati a respingere le incursioni ancora più pesanti dell’attuale premier”. Come se non bastasse, la collega aggiunge: “La stampa italiana non è costruita sul modello americano. Come in molti altri paesi europei, e ancora di più, i giornali e i settimanali italiani sono ideologici e di opinione, e i fatti non vengono sempre accuratamente verificati”. Insomma, all’ex giornale di Jayson Blair l’informazione di casa nostra proprio non piace. Ma siamo davvero così cattivi? (M.)